Estetisti e parrucchieri lavoro nero a domicilio

Ciro Vitiello/STARANZANO
Si estende il fenomeno di abusivismo di lavoro in nero anche a Staranzano in questo delicato periodo di emergenza sanitaria, come già segnalato di recente anche in altri paesi dell’Isontino.
L’allarme è stato lanciato al sindaco Riccardo Marchesan e nei social da alcuni operatori del settore dell’artigianato chiusi per decreto, i quali denunciano la presenza di parrucchieri ed estetiste abusivi che stanno girando in questo periodo per le case o che ricevono persone nel proprio domicilio a fare il loro lavoro.
«È un problema da non sminuire o minimizzare – spiegano in una nota al sindaco alcuni artigiani – perché rappresenta uno degli errori che se trascurato, mette in difficoltà la nazione considerandolo come un evento del tipo “ma il vero problema è un altro”. Infatti in questo caso si violano le leggi due volte. Prima incassando denaro impropriamente eludendo anche di pagare le tasse, poi rischiando di diffondere il coronavirus a propria insaputa. Gli artigiani sono cuore vivo e pulsante di questa comunità e oggi sono chiusi e frustrati perché non possono lavorare, né essere vicini alla propria clientela. Questi artigiani non vanno lasciati soli e chiediamo alle istituzioni di intervenire con decisione per eliminare con tutti i mezzi che hanno a disposizione questo vergognoso fenomeno».
Lamentele del genere erano già arrivate al sindaco prima di Pasqua, imponendo allo stesso Marchesan di pubblicare una lettera aperta a tutta alla cittadinanza per metterla in guardia su questo problema.
«Stare in casa – afferma il sindaco – non deve essere interpretato come “Io resto in casa ma altri possono entrarvi”. Ricordo che possiamo far entrare in casa solo tecnici per interventi urgenti, come idraulici, elettricisti, tecnici del gas, del telefono, oltre ai motivi assistenziali alle persone che necessitano di aiuto, ma non per altre ragioni come quelle per soddisfare un bisogno legato all’estetica della persona. Questi servizi poi – aggiunge Marchesan – che avvicinano le persone e prevedono anche il contatto fisico, mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri non sono assolutamente ammessi. A tale proposito, voglio ricordare che la violazione delle misure è pesantemente sanzionata anche dal punto di vista penale».
L’isolamento che è stato imposto, ricorda ancora Marchesan, è l’unico modo per uscire da questo periodo molto difficile e va rispettato come quotidianamente viene ricordato dai messaggi diffusi dalla Protezione civile.
«Se i numeri a Staranzano sono contenuti – afferma – è perché la stragrande maggioranza dei cittadini ai quali va la mia gratitudine, si sono attenuti e si attengono responsabilmente alle regole date».—
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