Estate “free” al Parco di Miramare grazie alla burocrazia

Caburlotto conferma il ticket da 2 euro e la tessera annuale da 5. Ma i tempi slittano. Introito stimato: 200mila euro
Turisti al parco di Miramare (Lasorte)
Turisti al parco di Miramare (Lasorte)

L’ingresso gratuito al Parco di Miramare, dopo i tanti annunci, stavolta sembra avere i mesi contati. Quella del 2015, infatti, dovrebbe essere davvero l’ultima estate con accesso libero ai ventidue ettari di superficie verde che circondano quella che fu la dimora di Massimiliano d’Asburgo e di sua moglie Carlotta. A fugare i dubbi sulla introduzione del ticket ci pensa direttamente il direttore del Polo museale regionale di Aquileia, Cividale e Miramare Luca Caburlotto, che più di un anno fa aveva già preannunciato la “rivoluzione”: «Questa volta ci siamo. Non dovrebbero mancare molti mesi all’avvio di questo atteso cambiamento».

I motivi dello slittamento? La macchina burocratica si muove lentamente in un Paese come l’Italia soprattutto se si prende in considerazione la gestione di un sito appartenente allo Stato. E, nel caso specifico del biglietto d’ingresso al Parco, servono con tutta probabilità ben due gare d’appalto. «In questi mesi – aggiunge Caburlotto – abbiamo anche vissuto la transizione del Parco di Miramare dalla Soprintendenza regionale ai Beni storico-artistici all’attuale Polo museale del Friuli Venezia Giulia. Sono passaggi che, anche a livello contabile, richiedono tempistiche di assestamento».

Ma quanto dovranno tirare fuori dalle proprie tasche i visitatori del Parco di Miramare? Due euro. Tanto costerà l’ingresso in quello che viene considerato come uno dei principali biglietti da visita della città. I triestini abituati a immergersi con frequenza nelle atmosfere asburgiche del parco potranno ricorrere all’acquisto di un abbonamento annuale al costo di cinque euro. Tale possibilità, per non incorrere nelle sanzioni della Corte di giustizia europea, sarà estesa a tutti i visitatori, anche se è chiaro che a beneficiarne saranno maggiormente i cittadini residenti. Le gratuità previste per legge rimarranno invariate. Entro i diciotto anni, ad esempio, l’ingresso sarà libero, mentre sotti i ventisei anni le tariffe verranno dimezzate. Ogni prima domenica del mese, invece, le porte del parco e del castello verranno lasciate aperte per tutti i visitatori.

Trieste conquista gli incassi di Miramare
Il Castello di MIramare visto dal porticciolo (Foto Lasorte)

«Si tratta di cifre minime – precisa Caburlotto – che verranno investite nella manutenzione dell’intera area e nell’avvio di una seria programmazione dei nuovi lavori». Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, gli introiti derivanti dall’ingresso al Castello rimarranno a Miramare, dopo che nel 2008 l’allora ministro Giulio Tremonti aveva bloccato per legge questa possibilità di reinvestimento. La cifra in questione si aggira attorno ai 400mila euro e a questa, una volta introdotto il nuovo ticket sul parco, si andrà ad aggiungere una somma di circa 200mila euro. Spunta fuori un tesoretto che, conti alla mano, verrà impiegato nella seguente maniera: «Una corretta gestione del Castello richiede un costo annuale di 100mila euro – specifica il soprintendente - mentre il verde circostante necessita di un esborso di circa 400mila euro nell’arco dei dodici mesi. I restanti 100mila euro verranno capitalizzati di anno in anno, consentendoci una programmazione dei futuri lavori, quali l’ampliamento dei viali e la ristrutturazione delle ex casette dei giardinieri sparse nel parco».

La bella notizia della ritrovata autonomia economica va ad aggiungersi a un’ulteriore conquista: la riforma Franceschini consentirà al Polo museale di diventare stazione appaltante, dando al direttore Caburlotto la possibilità di gestire direttamente le prossime gare d’appalto per la aggiudicazione dei lavori, dei servizi e delle diverse forniture, favorendo un approccio manageriale alla gestione dell’intero sito.

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