Esplosione in piazza Perugino: paura nel cuore della notte a Trieste
TRIESTE Un botto. Poi le fiamme. E una sagoma ripresa dalle telecamere. Ma non ha ancora un volto né un nome l’individuo che ieri attorno a mezzanotte ha fatto esplodere un ordigno rudimentale davanti al supermercato la “Beccheria” di piazza Perugino. Nessun ferito, perché a quell’ora nei paraggi non c’era nessuno. Ciò che resta, ora, sono i danni stimati in circa 20mila euro, la paura dei residenti e tanti interrogativi. Il tentativo di un furto? Un’intimidazione? L’atto di uno squilibrato? Le indagini della polizia sono a tutto campo e non escludono alcuna ipotesi.
Chiaro invece il modus operandi. Sono proprio le immagini del sistema di videosorveglianza, installato nei pressi del market, a raccontare molto. Fotogramma per fotogramma, in un filmato lungo una quarantina di minuti, si vede una persona - si presume un uomo - che si aggira all’ingresso e inizia ad allestire il materiale. Una vera e propria “bomba”: ecco mentre piazza alcune bombolette di gas e altro materiale infiammabile. Ed ecco mentre posiziona della spazzatura attorno, forse per rendere ancora più plateale l’effetto caos che lo scoppio avrebbe indubbiamente creato. Così è stato.
Poteva andare decisamente peggio: cinque le cariche utilizzate dal malvivente, anche se soltanto tre sono effettivamente deflagrate facendo scaturire il rogo che ha bruciato la parte esterna del negozio. Il boato, fortissimo, è stato percepito in buona parte dell’abitato circostante. Il rumore ha attirato l’attenzione di una pattuglia di polizia che transitava, subito intervenuta sul posto. Il “bombarolo” se n’era però già andato.
Ma cosa dicono le immagini della telecamera? Immortalano un figuro, forse incappucciato, che va avanti e indietro, indisturbato, per preparare l’esplosivo. Probabilmente indossa una specie di casacca catarifrangente, simile a quelle usate da chi lavora di notte in strada. È questo che si nota dalle immagini, stando a chi le ha visionate. Un modo, chissà, per assomigliare a un operatore della nettezza urbana: chi avrebbe sospettato qualcosa, transitando casualmente lungo il marciapiede della piazza, vedendo un uomo con una pettorina che armeggia con i sacchi della monnezza? Uno spazzino, deve aver pensato appunto la persona che a un certo punto passa per caso davanti al supermercato, ripreso dalla videocamera. È là proprio mentre il bombarolo è alle prese con il suo ordigno. E non si allarma.
Nel rione qualcuno ritiene che il figuro ripreso dal sistema di videosorveglianza sia un extracomunitario. Si sospetta sia lo stesso che si vede in giro, nel rione, e i cui comportamenti hanno impensierito gli abitanti della zona. La polizia però non conferma in nessun modo: anche perché, dicono dalla Questura, i fotogrammi registrati sono in bianco e nero. Difficile, dunque, distinguere il colore della pelle. Al momento quindi le indagini sono al punto di partenza, senza alcun indiziato particolare.
Ma il botto delle scorsa notte davanti al supermercato poteva avere conseguenze ben peggiori, se considera che il negozio è all’interno di un palazzo in cui alloggiano svariate famiglie. Sopra il punto vendita vive peraltro la figlia del titolare che lavora lì, al market, ogni giorno.
Quello dell’altra notte non sarebbe comunque un caso isolato, secondo le testimonianze dei residenti: altri episodi analoghi, sebbene di minor impatto ma comunque violenti e pericolosi, sarebbero avvenuti ultimamente in zona. Si presume possano essere tentativi di furto, non sempre andati a vuoto.
L’inchiesta della polizia, avvertono ancora dalla Questura, spazia su ogni possibile pista. L’individuo registrato dalla telecamera ha agito solo o ha un mandante? O è soltanto un folle che si aggira nella zona? È quel personaggio poco raccomandabile, sempre secondo i racconti di chi abita in via Settefontane e nelle vie limitrofe, che sarebbe già stato notato in più di un’occasione? Nessuna risposta definitiva, al momento. Solo l’inquietudine per un fatto senza precedenti.
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