Esplosione di gas a Trieste, palazzo sventrato e un ferito grave

Distrutto l’ultimo piano di un condominio semidisabitato sopra via Flavia. In rianimazione con ustioni sul 60 per cento del corpo e gamba fratturata il 53enne che si trovava nell'alloggio in cui si è verificata la deflagrazione. I vicini: «Sembrava il terremoto»

TRIESTE. Un forte fischio, poi il boato impressionante seguito da uno scoppio che ha sventrato l’ultimo piano di una palazzina Ater. È successo ieri notte attorno alle 22 in via Boito 4, sopra via Flavia. A provocare il crollo, secondo le prime informazioni, sarebbe stata una fuga di gas partita da un alloggio al quarto piano. Quello in cui si trovava l’uomo di 53 anni poi trasferito d’urgenza a Cattinara in ambulanza e attualmente in rianimazione.



Miracolosamente, infatti, lo scoppio non ha provocato vittime. Attorno alle 23 il bilancio di quella che poteva davvero diventare una tragedia parlava di un unico ferito e di tre persone evacuate e costrette a trovare soluzioni alternative per la notte. La maggior parte degli altri appartamenti del vecchio e malandato condominio risulta infatti disabitato.

Si è appreso nella mattinata di oggi che le condizioni del 53enne ferito sono più gravi rispetto a quanto emerso ieri sera: oltre alla frattura esposta a una gamba, l’uomo ha riportato infatti ustioni sul 55-60 per cento del corpo. Gli è stata praticata una tracheotomia.

Palazzo sventrato in via Boito, ecco l'area devastata dall'esplosione


Chi abita nelle palazzine vicine ha spiegato di aver temuto di trovarsi di fronte ad una fortissima scossa di terremoto. «Prima ho sentito tremare i pavimenti - ha raccontato un testimone -, poi ho visto cadere calcinacci e sbattere i vetri. Infine si è sentito un rumore pauroso e assordante». Rumore, hanno chiarito anche sui social altri residenti poco dopo lo scoppio, avvertito anche a diverse centinaia di metri di distanza. « E quando ci siamo affacciati fuori - riprende il racconto il testimone - un pezzo di quel palazzo non c’era più».

La scena apparsa agli occhi dei soccorritori - decine di uomini dei Vigili del fuoco, del 118 e della Polizia - ha ricordato da subito quella di un campo di battaglia. Macerie dappertutto, cinque auto parcheggiate in sosta schiacciate dai mattoni e ricoperte di polvere. E poi il maxi cratere in corrispondenza dell’alloggio all’ultimo piano. Divelto anche il tetto della palazzina, dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco che, in serata, dopo i primi sopralluoghi, hanno fatto sapere di non escludere il rischio di ulteriori crolli nella casa esplosa. Una scenario che potrebbe essere aggravato anche dalle condizioni di maltempo attese nelle prossime ore.


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo