Esplode un bordello a Villaco, si salva l'addetto alla vigilanza

L’attentato alle 3.54, forse è il segnale di una "guerra" tra concorrenti nel mondo della prostituzione
Un'immagine dell'"Andiamo" di Villaco
Un'immagine dell'"Andiamo" di Villaco

TRIESTE C’è allarme nell’ambiente della prostituzione carinziana. A Villaco, “capitale” dei bordelli (ce ne sono una dozzina in piena attività), il postribolo “Andiamo” è stato preso d’assalto con l’esplosivo. Ignoti hanno lanciato una carica di esplosivo C4 contro le superfici d’ingresso in cristallo, mandandole in frantumi. Un addetto alla sorveglianza, che si trovava proprio lì, ha fatto appena in tempo a scansarsi dietro una parete (“altrimenti ora sarei morto”, ha dichiarato più tardi alla polizia).

L’attentato è avvenuto alle 3.54. L’esplosione ha fatto schizzare in mille schegge la superfice vetrata, producendo anche fumo, che ha fatto scattare l’impianto antincendio. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, che però non hanno avuto molto da fare, non essendosi sviluppate fiamme.

Più complicato, invece, il lavoro della polizia. La preoccupazione è che l’attentato sia soltanto il segnale d’inizio di una guerra tra concorrenti nel mondo della prostituzione, che ormai opera su larga scala con un fatturato milionario e alcune centinaia di donne ufficialmente registrate come professioniste nel settore a luci rosse (ma si presume che almeno altrettante, se non di più, esercitino lo stesso mestiere clandestinamente).

L’”Andiamo” si trova nel quartiere di St. Magdalen, periferia est di Villaco, e, come suggerisce il nome nella nostra lingua, si rivolge soprattutto alla clientela italiana. Fino a due anni fa l’”Andiamo” operava in condizioni di quasi monopolio, accanto ad altri bordelli tradizionali o strutture analoghe, come le “Laufhäuser”. Ora a contendersi il mercato è sopraggiunto anche il “Wellcum” di Hohenturn, di cui si è molto riferito anche in Italia, perché ubicato proprio al confine con il nostro paese, a un paio di chilometri da Tarvisio.

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