Esplode la casa, un morto e due feriti gravi
Un boato fortissimo e la casa che esplode. Un uomo di 76 anni, Aldo Flego, residente nel Pordenonese, nato a Montona d’Istria e che si trovava da qualche settimana a Trieste ospite della sorella, è morto nello scoppio dell’abitazione, travolto dal crollo del tetto e delle pareti. La tragedia si è verificata ieri attorno alle 14.30 al numero 71 di via Baiamonti, in una palazzina su tre piani, con al primo e al secondo degli appartamenti e al pianterreno un negozio di fiori. A seguito dell’esplosione sono rimaste seriamente ferite altre due persone: Marcella Flego di 86 anni, la sorella di Aldo, che si trovava appunto nella propria casa al secondo piano, e la vicina - che abita nell’appartamento sottostante - Filomena Gallone, 66 anni. Sono state trasferite, entrambe coscienti, all’ospedale di Cattinara. I carabinieri hanno confermato in serata come le due donne non siano in pericolo di vita. A Cattinara sono stati portati anche un uomo che stava camminando sul marciapiedi quando è si è verificata l’esplosione ed è stato colpito al capo da un frammento (per lui, un taglio alla fronte), e la fioraia uscita dall’esercizio commerciale in comprensibile stato di choc.
Muri e copertura dell’edificio divelti, spazzati via, pezzi di cemento, di infissi, di vetro sulla strada e sopra automobili e scooter parcheggiati (una decina almeno i mezzi danneggiati in maniera pesantissima), polvere dappertutto. Questa la scena apocalittica che pompieri, personale del 118, polizia, carabinieri e finanzieri si sono ritrovati davanti al loro arrivo in via Baiamonti. A causare lo scoppio, nella cucina dell’appartamento al secondo piano - quello in cui si trovavano Aldo e Marcella Flego - è stata una fuga di gas metano, come ha confermato alcune ore dopo il funzionario dei vigili del fuoco, l’ingegner Roberto Barocci. L’appartamento e la terrazza sovrastante sono andati completamente distrutti: macerie e detriti sono collassati nell’abitazione al primo piano e volati sino in mezzo alla carreggiata e a metri di distanza. La palazzina è stata posta sotto sequestro, su disposizione del pm di turno Pietro Montrone, recatosi sul posto non appena informato di quanto successo. La dinamica esatta del tremendo incidente, per capire in particolare quale sia stato l’innesco che ha determinato il botto in un ambiente nel quale il gas si era evidentemente sparso, è al vaglio dei pompieri. Le indagini sull’accaduto sono condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri. Barocci ha inoltre spiegato come, in mattinata, nella casa dove si è verificato lo scoppio erano stati effettuati dei lavori, «probabilmente la sostituzione di qualche componente in cucina», aggiungendo di avere notizie frammentarie in merito.
Complicatissime le operazioni di soccorso, con pompieri e 118 che sono riusciti a estrarre dalle macerie le due donne ferite. Per trarre in salvo Marcella Flego hanno dovuto lavorare un’ora e mezza circa, dopo averla raggiunta con l’utilizzo dell’autoscala e demolendo altre parti della struttura che bloccavano la donna stessa. Sono stati attimi drammatici, seguiti da decine e decine di persone affacciatesi sui terrazzi degli stabili vicini e sistematesi a bordo strada dietro il nastro bianco e rosso con cui le forze dell’ordine hanno delimitato la zona dell’intervento. Purtroppo non c’è stato niente da fare per Aldo Flego.
La circolazione dei mezzi in via Baiamonti è ovviamente stata subito interdetta, con i vigili urbani a presidiarne gli accessi, dall’incrocio con via Pirano e da quello con via Svevo. Questa mattina verrà presa una decisione sull’eventuale riapertura del traffico lungo la via. I vigili del fuoco hanno proseguito sino a tardi ieri con il lavoro di messa in sicurezza.
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