Esof mette in mostra lo Specchio Lineare

Produce elettricità e calore a costi competitivi, sarà esposto a Trieste nel giardino della biblioteca Crise per Fisica&Arte

TRIESTE Produce elettricità e calore a costi competitivi sfruttando l’energia solare. Si chiama Specchio Lineare ed è nato dalle ricerche del fisico Hans Grassmann dell’Università di Udine che si è ispirato al "marchingegno" utilizzato da Archimede per difendere Siracusa e poi caduto nell'oblio per oltre 2000 anni.

L’affascinante dispositivo, composto da 8 specchi, sarà installato a partire dal 31 luglio fino all'11 settembre 2020 all’interno del giardino della Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste nell'ambito del progetto “Fisica&Arte contro la CO2”, che prenderà vita all’interno dello Science in the City Festival di Esof2020. Quello delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili è uno dei temi chiave di questo momento storico ed è anche il focus delle otto conferenze scientifiche, quattro mostre d’arte e due workshop per riflettere sul tema delle energie rinnovabili, in particolare sull’energia solare, del progetto “Fisica&Arte contro la CO2”, che rivolge in particolare la propria attenzione all’energia solare termica e all’uso della biomassa di scarto, con la dimostrazione di un ciclo chiuso virtuoso che può contribuire alla sostituzione del combustibile fossile.

L'obiettivo è comprendere attraverso le suggestive installazioni scientifiche come ciascuno di noi abbia un ruolo importante per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni. Nel giardino della Biblioteca sarà esposto, oltre allo Specchio Lineare che il fisico Grassmann ha brevettato e sviluppato con Isomorph, la sua azienda spin off dell’Università di Udine, un “gassificatore”, per trasformare il carbone solare in gas che può essere bruciato e usato in modi diversi. «Lo Specchio Lineare - spiega il professor Grassmann - è un sistema molto semplice per fornire energia solare concentrata anche alle latitudini settentrionali e in inverno ed è adatto per l'applicazione industriale; può quindi dare un contributo importante per la sostituzione dei combustibili fossili. Consiste di 8 specchi riflettenti di alluminio - prosegue il fisico - meccanicamente connessi fra di loro, più semplice di così non si può, - commenta -. Il dispositivo è inoltre in grado di produrre una quantità di energia da due a tre volte superiore rispetto a quella di un impianto solare classico di pari dimensioni e costo e può fornire energia solare termica ad alte temperature anche in inverno, e ad un prezzo inferiore rispetto a quello di gas e gasolio».

Dal 2014, tra i primi a utilizzarlo c'è l'albergo “Al Cavaliere” di Pordenone, che lo usa per riscaldamento e acqua sanitaria. Un altro strumento con cui il visitatore potrà interagire all’interno del giardino della Biblioteca è l’Eolipila, la prima turbina realizzata al mondo. Dall’11 agosto prenderanno vita seminari dedicati coordinati da Marina Cobal, direttrice della Sier (Scuola di Introduzione alle Energie Rinnovabili dell’Università di Udine), con relatori internazionale, tra i quali i fisici Hans Grassmann e Faïrouz Malek, direttrice di Ricerca Crns dell’istituto francese Lpsc di Grenoble.

Le riflessioni artistiche sul tema della luce e del potere del Sole, della sua interazione con la materia e della sostenibilità sono dell’artista Elena Mazzi, che usa lo Specchio Lineare come base del progetto Reflecting Venice, presentato nell’ambito del padiglione Fittja durante la 14.ma Biennale di Architettura a Venezia (2014), collegando questa tecnologia con la storia, la natura e le problematiche odierne di Venezia, come parabola della situazione del mondo contemporaneo e l’artista Fabiola Faidiga con il progetto Contemporary shower, ispirato anche questo allo Specchio Lineare. La fotografia è presente con due autori, Luigi Tolotti e Annamaria Castellan. Per informazioni e per prenotare https://linearmirror-scienceinthecity.uniud.it.—

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo