Esercizi, suolo pubblico: a Trieste concessioni più rapide

Il nuovo regolamento comporta una riduzione dei tempi per le autorizzazioni e la revisione dei canoni. Sanzioni meno pesanti ma non per gli abusivi
Foto BRUNI TRieste 11.10.2011 Viale XX settembre-locali pubblici
Foto BRUNI TRieste 11.10.2011 Viale XX settembre-locali pubblici

Tempi più rapidi nel rilascio delle concessioni, una revisione del regime sanzionatorio e infine una riduzione dei costi per le pratiche relative a cantieri edili di breve-media durata fino a quattro mesi. La bozza del nuovo Regolamento di occupazione spazi ed aree pubbliche è stato illustrato ieri in giunta, seguirà l’approvazione del documento da parte dell’esecutivo stesso, l’invio alle circoscrizioni chiamate a esprimere il proprio parere sul testo e infine il passaggio chiave, finale, in Consiglio comunale.

Tre sono, dunque, le novità principali. A partire da quella sullo snellimento delle tempistiche: «Sono state definite procedure che porteranno a una riduzione significativa dei tempi per la gestione delle pratiche - spiega il sindaco Roberto Cosolini -. Per quelle che necessitano di parere tecnico dal Servizio Traffico e mobilità si passerà da un tempo massimo di 45 giorni a 30 per arrivare alla concessione, negli altri casi da 30 giorni a 20». Differente anche il quadro delle sanzioni. Che vengono ridotte di un terzo (non più quindi esborso pari al costo di tre mesi di concessione, ma quantum equivalente invece alla cifra da pagare per due mesi) nelle situazioni di incongruità parziale rispetto all’autorizzazione: ad esempio nel caso di un esercizio pubblico che, ottenuta la concessione per un’area da 30 metri quadrati, abbia poi sistemato i propri tavolini sforando fino a 40-45 metri quadrati. «Inalterate invece - continua Cosolini - le multe per l’abusivismo totale». Cioè per chi occupa il suolo pubblico senza averne titolo, o meglio senza essere in possesso dei documenti autorizzativi necessari.

I canoni vengono definiti in base al tipo di occupazione richiesta e alla zona di appartenenza dell’area in questione: la tariffa di partenza, individuata dall’apposita tabella inserita nel Regolamento, viene quindi moltiplicata per la dimensione complessiva dell’occupazione espressa in metri quadrati o metri lineari. Prevista, poi, una riduzione del canone per pagamenti anticipati. E “sconti” anche per quanto concerne «i cantieri edili di breve-media durata fino a quattro mesi - dice Cosolini - proprio per incoraggiarne la gestione».

Nel nuovo documento è stata inoltre inserita una «revisione delle zone» in cui viene diviso il territorio comunale. «Il vecchio Regolamento - spiega a proposito ancora il primo cittadino - non fotografava più le zone per come sono oggi. Ad esempio sistemava piazza Dalmazia e via Marconi nella prima, e piazza Cavana e piazza Hortis nella seconda. Ma la città si è trasformata». Per alcuni punti, di particolare pregio, la domanda sarà sempre vagliata dal sindaco o dal vicesindaco: cioè per piazza Verdi, piazza Unità, piazza della Borsa, il sagrato della cattedrale di San Giusto e piazza Sant’Antonio.

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