“Esercito” di 2700 addetti nelle partecipate
Più gestiscono partite finanziarie complesse e più costano. Anche perché i loro organici prevedono un certo numero di dirigenti. Le partecipate regionali con il più alto costo medio del personale risultano così essere Friulia, Mediocredito Fvg e Finest, le società chiamate a sostenere l’economia del territorio. La holding sfiora addirittura i 100mila euro pro capite in un contesto molto variegato e con cifre imponenti: la galassia delle controllate regionali, dirette e indirette, dà lavoro a 2.700 persone, di cui 58 dirigenti, per un costo complessivo di oltre 162 milioni (circa 60mila euro pro capite).
La fotografia è contenuta nel voluminoso Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali, il dossier adottato dalla giunta Serracchiani e consegnato alla sezione Fvg della Corte dei conti per la verifica sulla corretta applicazione del dettato della legge di Stabilità nell’ottica della spending review già sollecitata dal piano Cottarelli. Non mancano i dati sul personale di ogni singola società, anche se in qualche caso gli uffici regionali hanno dovuto fare i conti con la mancata trasparenza di alcuni satelliti. Nella gran parte dei casi, però, è possibile ricostruire le presenze e i costi dei lavoratori, dirigenti compresi.
Con 2.700 addetti il sistema della partecipate è di fatto una sorta di duplicato dell’ente Regione quanto a organici. Oltre la metà (1.435 persone, di cui 37 dirigenti) opera nelle 17 partecipate dirette, 7 delle quali in via di liquidazione. Il personale più numeroso (698) si ritrova in Insiel (40,8 milioni di costo complessivo), con la presenza di solo 8 dirigenti e un costo medio pro capite di 58.525 euro. A Friulia si conta un dirigente in più (9), ma con soli 37 dipendenti in totale, cosicché il costo medio negli uffici della holding sale a 97.855 euro. A seguire, i 279 dipendenti (7 dirigenti) di Elettra-Sincrotrone (57.352 euro di costo medio) e i 176 (4 dirigenti) di Fvg Strade (54.236 ciascuno). All’Aeroporto Fvg (119 dipendenti, di cui 4 dirigenti) si scende invece sotto i 50mila euro a testa.
Passando alle società indirette delle partecipate dirette della Regione, spiccano i 664 assunti di Autovie Venete (6 dirigenti) per oltre 46,4 milioni di costo (poco meno di 70mila euro ciascuno). A Mediocredito Fvg - la società con i dati di bilancio più negativi (-62,5 milioni nell'esercizio 2013 riportati nel Piano, con conseguenze pure sulla perdita di 35,3 milioni di Friulia) - si contano invece 85 dipendenti (3 dirigenti) per un costo medio (89.322) inferiore solo a quello di Friulia. Segue Finest (27 dipendenti e un dirigente) con 79.380 euro.
Medie più basse nelle piccole società: 25.546 euro alla Kyma, 32.925 alla Euroleader, 24.926 alla AFvg Security, controllata dell’Aeroporto che, con 3 rossi negli ultimi 4 bilanci, sembra però sull’orlo del taglio, così come la MidTravel (ultimi 4 esercizi in perdita) che sconta anche il fatto di avere più amministratori che dipendenti. Infine, tra le società indirette della Regione tramite enti, la più affollata è la Git di Grado (un organico di 90 persone di cui un dirigente) con 40.843 euro medi.
Un’altra partecipata di Turismo Fvg, la Lisagest, somma 72 dipendenti e 38.315 euro a testa. Nella classifica dei costi spiccano i 74.472 euro della Conai (controllata di Promotur, 4 dirigenti su 56 addetti), azienda che si occupa di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio ma nella quale la Regione ha solo lo 0,0001% delle quote.
Nell’attesa della valutazione della Corte dei conti, il Piano chiarisce sin d’ora l’intenzione di perseguire «la massima razionalizzazione di risorse umane e finanziarie». Nel merito del personale delle società poste in liquidazione, sono previste procedure di mobilità e il conseguente trasferimento ad altre partecipate regionali. Sul sito della Regione verrà creata un’area per favorire l’incrocio tra la domanda di personale e le caratteristiche professionali degli addetti in esubero.
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