Esenzione del ticket, il “picco” a Gorizia

Nel capoluogo isontino presentate 623 richieste a fronte delle 1.688 totali. Telesca: «Nessun assalto, il sistema funziona»
La presidente Debora Serracchiani e l'assessore alla sanità Maria Sandra Telesca
La presidente Debora Serracchiani e l'assessore alla sanità Maria Sandra Telesca

TRIESTE. Nessuna corsa, nessun affanno. E nemmeno intoppi. Nei primi due mesi di riforma del superticket sanitario in Friuli Venezia Giulia, ad approfittare dell’esenzione a favore dei redditi bassi sono state 1.688 persone, 871 a maggio, 817 a giugno. Per la maggior parte, stando al dettaglio reso noto dagli uffici della direzione regionale della sanità, si tratta di richieste rivolte ad aziende e ospedali della Venezia Giulia: 6 domande su 10 sono arrivate a Trieste e Gorizia.

Il trend rimane costante: una trentina di pratiche al mese. Decisamente non si tratta di un assalto, come paventavano i Caf dei sindacati. Alla prima rilevazione, il 19 maggio scorso, erano stati 644 i cittadini che, sfruttando la normativa annunciata dalla giunta di Debora Serracchiani in tempi di Finanziaria 2014 e in vigore dal giorno della festa del Lavoro, avevano prodotto la documentazione di un Isee inferiore ai 15mila euro annui. Con il risultato concreto di vedersi cancellare il balzello dei 10 euro su esami e visite. Da una media di 32 esenzioni al giorno nelle prime tre settimane si è scesi a quota 28.

Rivoluzione dei ticket al via: in vigore la quota “a fascia”
Un medico mentre sta eseguendo un esame

«È andato tutto liscio, non ci sono stati segnalati problemi» osserva l’assessore Maria Sandra Telesca, evidentemente confortata, alla luce dei fatti, dalla scelta di non posticipare l’avvio delle operazioni. Nonostante il pressing di Cgil, Cisl e Uil e dei loro Caf, che chiedevano una proroga in conseguenza dei tempi lunghi per la definizione delle pratiche a seguito della rivisitazione governativa dell’Isee, il governo regionale aveva infatti tirato dritto. «I primi dati, seppur parziali, confermano il nostro ragionamento - rimarca ancora Telesca -. Per avere diritto all’esenzione è sufficiente presentare il modello al primo accesso, non era evidentemente necessario per tutti gli interessati dal provvedimento avere a disposizione la dichiarazione del proprio reddito aggiornata a maggio».

La statistica vale per le impegnative fatte dopo il primo maggio. I più attivi sono stati i medici di Trieste e Gorizia. Le esenzioni più numerose si registrano infatti nell’Azienda 2 Isontina-Bassa friulana (623 a fine giugno), quindi la 4 Friuli Centrale con 237 e la 1 Triestina con 233. Sommando anche le 81 pratiche al Burlo e le 75 agli Ospedali Riuniti, i cittadini che hanno beneficiato della cancellazione dei 10 euro nelle strutture sanitarie della Venezia Giulia sono stati 1.012, il 60%.

La regolarità delle procedure si deve anche al versante tecnico. Sta funzionando al meglio infatti il programma predisposto da Insiel per gestire le nuove regole (pure quelle per la rimodulazione del ticket da 10 euro per chi non rientra sotto il tetto dei 15mila euro). Le Ass, cui è stato fornito il software, stanno annotando il diritto all’esenzione, previa presentazione dell’Isee, all’effettuazione della prima prestazione. Una volta inserito nei sistemi informatici, l’utente non dovrà più portare con sé alcun documento, sempre che non sia nel frattempo cambiata la sua situazione reddituale.

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