Escursionista triestino muore sulla ferrata Roghel nel bellunese

Il corpo di Rodolfo Skabar, 55 anni, di Monrupino è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Si suppone che l'uomo, provvisto di imbrago e attrezzatura da ferrata, sia caduto nell'ultimo tratto del percorso attrezzato

BELLUNO. Questa mattina tre escursionisti arrivati al rifugio Berti, nel comune di Comelico Superiore, nel Bellunese, hanno avvisato il gestore che si erano imbattuti nel corpo senza vita di un uomo sulla ferrata Roghel.

L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subito allertato, ha imbarcato un tecnico della Stazione del Soccorso alpino della Val Comelico per individuare velocemente il luogo e di supporto nelle operazioni, mentre una squadra si avvicinava a piedi, ha effettuato una ricognizione e individuato il corpo di Rodolfo Skabar, 55 anni, di Monrupino (Trieste).

Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata ricomposta e imbarellata. Recuperata con un gancio baricentrico, è stata poi trasportata a valle per essere affidata al carro funebre. Si suppone che l'uomo, provvisto di imbrago e attrezzatura da ferrata, sia caduto nell'ultimo tratto del percorso attrezzato.

E' invece in corso l'intervento di recupero di un alpinista infortunatosi sulla via Solleder alla Civetta, che è però riuscito a raggiungere la cima. Attualmente si trova al rifugio Torrani, assieme a due soccorritori della Stazione di Longarone che erano sul posto. La presenza di nebbia ostacola l'avvicinamento dell'eliambulanza.

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