Esatto, premi di produzione congelati per spending review
Ai dipendenti di Esatto sono stati congelati i premi di produzione. Tutto fermo. «Colpa della spending review», ha risposto alle loro richieste di chiarimento l’attuale delegato del Comune nel Cda di Esatto, Vincenzo Di Maggio. Il paradosso è che lo stesso Di Maggio, al di là dell’incarico nell’azienda di riscossione tributi, ricopre soprattutto quello di dirigente del Servizio finanziario e tributi del Comune di Trieste. «E grazie al suo impiego in Comune, nello stesso periodo di spending review, il premio di produzione lui lo incassa (proprio come dirigente comunale, ndr)», osserva un sindacalista.
Il blocco dei premi di produzione sta facendo andare su tutte le furie i dipendenti della società di piazza Sansovino e ieri è stato discusso in Terza Commissione comunale. All’incontro richiesto dal consigliere del Pdl, Paolo Rovis, proprio per far luce sulla situazione venutasi a creare in Esatto, hanno partecipato i rappresentanti sindacali e l’assessore comunale al Bilancio e con delega alle Partecipate, Matteo Montesano. Al centro della discussione anche il diverso trattamento ricevuto dai dipendenti già in forza a Esatto e da quelli provenienti dall’ex Amt dopo la fusione delle due società. In pratica ora due dipendenti che lavorano a tutti gli effetti per la stessa azienda, allo stesso livello professionale, con mansioni equivalenti e magari vicini di scrivania percepiscono stipendi e trattamenti diversi.
E questo perché i dipendenti di Esatto hanno un contratto di tipo bancario mentre quelli che oggi sono a tutti gli effetti dipendenti della stessa società ma facevano parte di Amt hanno il contratto dei ferrotranvieri. Gli ex Amt hanno anche percepito il premio di produzione dalla liquidazione della stessa Amt. Per sapere se i dipendenti di Esatto potranno godere dei premi di produzione che in media superano i 2mila euro a lavoratore, si dovrà attendere il responso di una consulenza affidata all’avvocato Giuseppe Caia, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Bologna. «Non abbiamo messo in discussione i premi di produzione di Esatto - spiega Montesano - ma c’è un problema normativo che coinvolge la categoria bancari e che non ci consente di procedere senza prima aver sentito il responso del professor Caia». Sui premi di produzione previsti per i dirigenti comunali, e di conseguenza per Di Maggio, Montesano specifica che «per la normativa il costo del lavoro non può essere superiore a quello degli anni precedenti e per quanto riguarda il Comune di Trieste il costo del personale è in discesa. Per questo è stato già deciso di corrispondere i premi». Diversa la situazione per Esatto «dove questo aspetto - spiega l’assessore - va ancora chiarito anche attraverso la consulenza». «Stesse mansioni, trattamenti diversi (tra i dipendenti già in Esatto e quelli ex Amt, ndr) - accusa Gabriella Rusca della Fida-Cisl - e questo perché l’integrazione tra i due gruppi di lavoratori deve ancora avvenire». «Ai dipendenti di Esatto sono stati bloccati anche gli scatti di anzianità - spiega la sindacalista - oltre agli aumenti retributivi del contratto nazionale di categoria. Sono stati mantenuti i preesistenti regolamenti interni nelle due distinte società - continua - e di conseguenza tra lavoratori Esatto e quelli ex Amt confluiti ora in Esatto ci sono differenze negli orari, nella flessibilità, nella fruizione dei permessi. Serve un’armonizzazione».
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