Esami di guida in moto bloccati per i privatisti: in 200 in lista d’attesa a Trieste
Serve la calendarizzazione tra autoscuole e Motorizzazione per i test sulla “pista” di via Ressel. «A fine anno si riparte»

Lasorte Trieste 03/12/20 - Via Ressel, Zona Industriale, Ex Duke, Lezioni di Scuola Guida per Motociclisti
TRIESTE Quasi 200 persone a Trieste attendono da mesi di sottoporsi da privatista all’esame pratico per conseguire la patente A, e poter iniziare così a guidare un motociclo. Dallo scorso marzo, infatti, le prove sono sospese. Se fino a quest’estate il motivo ruotava attorno ai limiti e ai protocolli imposti dall’emergenza Covid, ora l’impossibilità di far riprendere quegli esami per privatisti ruota tutta attorno all’indisponibilità della Motorizzazione civile di un’area dove svolgere gli esami pratici.
Un problema non da poco, considerata l’elevata incidenza di motocicli a Trieste. «C’è una richiesta per la patente A di gran lunga superiore a quella di Gorizia e Udine», conferma il direttore del Servizio Motorizzazione civile regionale Guglielmo Galasso. Attualmente è possibile affrontare l’esame pratico solo rivolgendosi a un’autoscuola. Le autoscuole, infatti, grazie a un accordo stipulato un anno fa tra il Cuat, il Consorzio unico autoscuole triestine, e la stessa Motorizzazione, dispongono legittimamente dell’area di via Ressel antistante l’ex Duke. Nel contratto di subcomodato d’uso gratuito (quel piazzale è dato in concessione dal Comune di Trieste alla Motorizzazione), «è previsto – spiega Galasso – che le autoscuole possano usare quell’area previa programmazione con la stessa Motorizzazione». Questo in modo da definire una calendarizzazione che intrecci le esigenze delle autoscuole con quelle della Motorizzazione.
Ma ad oggi, ed è questo il nodo della questione che blocca la possibilità di sottoporsi alla prova pratica da privatista, tale calendarizzazione non è stata ancora stata messa a punto. E sembra contestualmente tramontata anche l’ipotesi che resti a disposizione della Motorizzazione a questo scopo l’area Broletto 2.
«Stiamo definendo la programmazione – assicura Galasso – e prevediamo di riprendere gli esami a breve, riportando le prove a regime: forse qualche prova potrà essere svolta anche entro fine anno».
Dal canto suo, il presidente del Cuat Alessandro Galli precisa che «la richiesta di procedere a una calendarizzazione per l’utilizzo di quegli spazi ci è pervenuta solo pochi giorni fa». Comunque, nel caso la questione richiedesse più tempo, «potremmo – indica Galasso – valutare di proporre a chi ha questa esigenza la temporanea possibilità di sottoporsi all’esame a Gorizia, a Sant’Andrea, dove disponiamo di un’area e dove gli esami stanno proseguendo». Dopo il blocco del lockdown, i protocolli utili a far partire l’attività delle autoscuole e degli esami di guida in generale hanno comunque imposto delle novità anche per la prova pratica utile a conseguire la patente A. Uno degli ostacoli da superare era legato all’autoveicolo che, con l’esaminatore a bordo, segue il candidato. Prima dell’emergenza, il privatista arrivava alla prova portando in pista una moto, il più delle volte presa a noleggio, e con un accompagnatore alla guida dalla propria automobile utile a trasportare l’esaminatore. L’impossibilità di la avere garanzia sull’avvenuta sanificazione del mezzo – come previsto dai protocolli – ha reso impossibile l’utilizzo di auto private. E così, oggi, nel resto della regione, dove già si svolgono le prove, l’automobile opportunatamente sanificata viene messa a disposizione dalla Motorizzazione. Un funzionario guida e l’esaminatore seduto dalla parte opposta, sul sedile posteriore, valuta.—
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