Esami bloccati nelle autoscuole di Trieste: tutti in attesa di nuove regole
TRIESTE Sono centinaia i giovani che, in tutta la regione, attendono da settimane di poter sostenere l’esame di pratica per la patente B. Giovani che avevano sostenuto la prova teorica prima del lockdown, e non vedono l’ora di completare la “pratica”. Ad oggi, però, in Fvg mancano ancora le linee per quell’esame di guida, contrariamente a quanto avviene in altre regioni l’attività invece è ben che ripartita. Linee guida che potrebbero arrivare nel fine settimana, trapela dalla Motorizzazione civile. Prima di luglio, quindi, non se ne parla.
Anche perché, da quanto trapela, sono previste novità piuttosto impattanti, destinate a rallentare non di poco le varie sessioni d’esame. Intanto per la prova, candidato, istruttore e esaminatore dovranno indossare la mascherina e igienizzare le mani. E fin qui ok. Ma c’è dell’altro. La direttiva inviata dal ministero dei Trasporti, partendo dai rilievi del Comitato tecnico scientifico sulle criticità delle fasi d’esame che prevedono la presenza contemporanea di tre persone (appunto candidato, istruttore, esaminatore) all’interno del veicolo, prevede che la compresenza non possa superare i 15 minuti consecutivi.
Trascorso quel lasso di tempo, cioè, scatta per tutti l’obbligo di uscire dall’abitacolo per procedere poi al completo ricambio dell’aria e all’igienizzazione del veicolo prima di continuare la prova. E così sarà così anche in regione. «L’esame di pratica è sempre suddiviso in tre fasi, – specifica il direttore del Servizio regionale Motorizzazione civile Mauro Zinnanti –. Le prime due durano 5 minuti ciascuna e prevedono alcune domande tecniche e manovre come un parcheggio, un’inversione o una retromarcia. La terza fase, invece, prevede 20 minuti di guida. Ora, allo scadere dei 15 minuti bisognerà fermarsi, sanificare l’interno del veicolo, lasciare arieggiare per 5 minuti e poi risalire e completare l’esame». Operazioni che, ovviamente, rallenteranno lo svolgimento del singolo esame e quindi allungheranno i tempi delle varie sessioni. «Condivido le perplessità dei gestori delle autoscuole - sottolinea - ma ci sono delle linee guida nazionali che dobbiamo recepire fino a che non ci saranno delle modifiche: serve buon senso». Il direttore della Motorizzazione civile, inoltre, consiglia agli esaminatori di Trieste «vista la conformità della città, di tracciare il percorso dell’esame prevedendo allo scadere dei 15 minuti di non trovarsi, ad esempio, in via Commerciale o in strade dove è scomodo fermarsi per sanificare e arieggiare».
Intanto da pochi giorni sono ripartite le prove pratiche per la patente A per motocicli e ciclomotori. E anche qui ci sono rigorose prescrizioni e indicazioni che arrivano persino a raccomandare al candidato di «parlare il meno possibile», e all’esaminatore di «comunicare l’esito dell’esame con poche parole».
All’inizio della prova il candidato (indossando mascherina e guanti monouso) deve sistemare sul sellino i documenti, allontanandosi poi per permettere all’esaminatore di controllarli, senza che tra di loro avvenga alcun contatto. Vige l’obbligo, infatti, per quanto possibile, di una distanza interpersonale di 2 metri.
«Le autoscuole in Fvg sono ripartite prima che nel resto d’Italia, – constata Paolo Crozzoli, coordinatore regionale di Confarca – con linee guida condivise tra la confederazione che rappresento e la giunta Fedriga. Eppure, per le lungaggini burocratiche, ora ci troviamo con un’attività che procede, è proprio il caso di dirlo, con i motori al minimo». Le strutture sono aperte e hanno ripreso sia i corsi di teoria sia le lezioni di guida tra misurazioni della temperatura, distanze di sicurezza, sanificazione degli ambienti e dell’abitacolo prima di ogni guida, mascherine sempre ben sistemate. La scorsa settimana si sono anche tenute le prime prove teoriche per patente B. Da risolvere resta ancora però il difficile rebus delle prove pratiche. —
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