Esame dei tecnici superato Le Terme sono accreditate

Giudizio positivo dalla Commissione regionale in sopralluogo allo stabilimento Attesa a giorni la firma del decreto, poi si passerà alla convenzione sul ticket
Di Laura Borsani

Per le Terme romane di Monfalcone ormai è questione di giorni. Il tempo di predisporre il decreto di accreditamento regionale che andrà in firma ai fini dell’adozione in settimana.

Finalmente, dunque, ci siamo. La Commissione tecnica di esperti nominati dalla Direzione regionale Salute, infatti, ha eseguito il sopralluogo allo stabilimento termale di via Timavo.

E il giudizio espresso è stato positivo. Su tutti i fronti. Le Terme, infatti, sono risultate congruenti alle caratteristiche previste dalla legge e tutti i requisiti stabiliti, alla luce della verifica alla struttura, sono risultati conformi.

A questo punto, pertanto, l’accreditamento è di fatto acquisito, attende solo la relativa formalizzazione che sancirà la chiusura ufficiale della procedura.

Dalla Direzione regionale Salute è stato confermato l’esito positivo del sopralluogo degli esperti alle Terme romane, selezionati tra i dipendenti delle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, inseriti in uno specifico elenco. Un gruppo composto da un coordinatore e da valutatori.

L’adozione del decreto di accreditamento, è stato spiegato, si basa sul quadro fornito dalla Commissione dei valutatori, che, in seguito alla visita in via Timavo, hanno presentato una specifica relazione alla Direzione Salute, a fronte dell’analisi dei requisiti risultati conformi.

Nel giudizio finale sono state anche evidenziate la disponibilità e la competenza del personale dello stabilimento termale monfalconese.

Un passo significativo, dunque, una fase che si è positivamente conclusa a distanza di due anni e due mesi dall’inaugurazione dell’impianto termale, avvenuta il 21 dicembre 2013, con il recupero delle caratteristiche strutturali e architettoniche originali, a fronte anche di una bonifica dell’area circostante.

Un’operazione da 6,5 milioni di euro, sostenuti, in base all’accordo di project financing, dal pubblico e dal privato, la società Terme Romane Srl.

Conclusa la partita-accreditamento con l’adozione del decreto regionale, la società Terme Romane Srl potrà a quel punto rivolgersi all’Azienda sanitaria Isontino-Bassa Friulana, al fine di formalizzare l’accordo in ordine al convenzionamento. Ciò significa l’applicazione del ticket previsto dal Sistema sanitario nazionale, a favore di pazienti affetti da specifiche patologie.

Dalla Direzione Salute è stato spiegato inoltre che verranno quindi individuati i fondi, già delineati nella delibera regionale, quantificando gli importi che saranno utilizzati quest’anno.

Il budget regionale ammonta a circa un milione di euro per i convenzionamenti dei siti termali regolarmente accreditati. In questo importo rientrano i 300mila euro suppletivi stabiliti dalla giunta regionale al fine di contenere le “fughe” degli utenti negli stabilimenti situati fuori dal Friuli Venezia Giulia.

Allo stato attuale, dunque, risultano accreditati gli stabilimenti di Grado, Arta Terme e a breve di Monfalcone. All’appello manca la richiesta di accreditamento di Lignano Sabbiadoro, non essendo ancora stata presentata istanza. I tempi utili per la presentazione della domanda di accreditamento scadono a fine marzo.

Intanto le Terme romane di Monfalcone stanno registrando un trend in crescita, acquisendo nuovi utenti. Un dato su tutto: nell’arco di un anno, come è stato riferito dalla società Terme Romane Srl, il volume dei pazienti è aumentato del 50 per cento.

La società, da parte sua, ha espresso soddisfazione per il giudizio positivo formulato dalla Commissione tecnica regionale che dà il via libera al riconoscimento di accreditamento dello stabilimento termale, augurandosi di poter aumentare ulteriormente l’offerta del servizio e del flusso di pazienti, una volta definito il convenzionamento con l’Azienda sanitaria che permetterà agli utenti di usufruire del ticket sanitario.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo