Era solo una tributarista, nessuna evasione

Assolta Liliana Nardin: era stata accusata di fare la commercialista senza pagare le tasse
Di Corrado Barbacini
Foto Bruni 24.06.13 Procura di TS:ascoltato Danilo Narduzzi
Foto Bruni 24.06.13 Procura di TS:ascoltato Danilo Narduzzi

Per anni senza essere iscritta all’ordine ha tenuto la contabilità di decine di imprese commerciali triestine e non solo. Per la Tributaria la sua professione è stata infatti quella di commercialista ma Liliana Nardin, 63 anni, ragioniere, la protagonista di questa vicenda, è uscita a testa alta dal procedimento penale avviato dal pm Pietro Montrone: il giudice onorario Valentina Guercini ha ritenuto legittima l’attività di tributarista in quanto iscritta all’associazione nazionale Lapet. Dunque: la professionista, che è stata difesa dall’avvocato Luca Maria Ferrucci, è stata assolta con formula piena. Nessun esercizio abusivo della professione di commercialista. Il pm ha chiesto la condanna a un mese di reclusione. Scrive il giudice nelle motivazioni: «Si osserva come l’imputata rivestendo la qualifica dei tributarista avrebbe potuto quindi effettuare consulenza in materia tributaria, tenere le scritture contabili, depositare i bilanci, compilare le dichiarazioni fiscali».

L’attività ritenuta fuorilegge che il giudice ha qualificato come legittima era stata scoperta dai finanzieri della tributaria per puro caso. Era stata avviata una verifica fiscale relativa a un suo cliente. E nel corso di questo controllo, gli investigatori della Finanza sono risaliti poi al consulente. Che appunto, secondo le ipotesi dell’accusa, non avrebbe mai potuto svolgere quell’attività in quanto non era iscritta all’ordine dei commercialisti. Dagli accertamenti, osserva il giudice Guercini, si evince che Liliana Nardin «ha svolto costantemente un’attività di elaborazione e tenuta della contabilità di soggetti terzi, compresa la presentazione delle dichiarazioni annuali d’imposta sia d’imprese che di privati». In particolare dall’interrogazione del sistema dell’anagrafe tributaria era risultato che Liliana Nardin era depositaria della contabilità di varie imprese commerciali. Così - di rimbalzo - era scattata la verifica sulla stessa attività professionale della tributarista. Che di conseguenza era risultata essere un evasore fiscale totale. I primi accertamenti avevano infatti consentito di appurare che la professionista non aveva mai presentato la dichiarazione - come commercialista - a partire dal 2001 sottraendo al fisco un imponibile che solo negli ultimi anni aveva raggiunto la somma complessiva di oltre 300mila euro di cui 260mila ai fini delle imposte sui redditi e altri 50mila per quanto riguarda l’Iva. Insomma di fatto è stato solo un equivoco. O meglio le conseguenze di una diversa interpretazione della norma che hanno causato all’imputata non pochi grattacapi.

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