Equitalia esce di scena. A Trieste Esatto corre ai ripari: dovrà fare il suo lavoro

Trieste non avrà alcuna ripercussione dall’addio di Equitalia alla riscossione di tasse e multe per conto dei comuni italiani (si parla di un miliardo e mezzo all’anno)? Non è esatto. Anzi, Esatto è il problema.
«Già da qualche anno abbiamo una nostra società per queste incombenze - ha dichiarato a caldo il sindaco Roberto Cosolini riferendosi a Esatto -. In ogni caso Equitalia svolgeva solo servizi residuali per il Comune di Trieste». Quello che il sindaco omette è che Esatto, società partecipata del Comune, usava Equitalia per la riscossione di multe e tasse. E quindi, per la proprietà transitiva, il Comune di Trieste faceva uso di Equitalia. «Non è un problema nostro. È un problema di Esatto» mette le mani avanti Matteo Montesano, assessore al Bilancio. «Il Comune ha un rapporto diretto con Esatto. Per questo motivo la cessazione dell’attività di Equitalia non incide sul Comune. Ovviamente Esatto, che nella riscossione coattiva utilizzava Equitalia, dovrà trovare un’alternativa. O fare il servizio in proprio o affidarlo a qualcun altro. È una cosa da chiedere a Esatto. Penso che si stiano organizzando. È un problema loro». Loro, ovviamente, sono una società controllata dal Comune, ma c’è il rischio a Trieste di vedere ridurre le entrate da tasse e multe? Esatto rassicura l’amministrazione comunale. «Se non ci dovessero essere ulteriori proroghe per la gestione della riscossione coattiva di tributi e entrate degli enti locali tramite Equitalia, Esatto dovrà farlo in proprio allestendo un servizio all’interno o appaltandolo a un’altra società» spiega il direttore Davide Fermo. Ma c’è il rischio di perdere delle entrate per strada in questo passaggio di consegne? «Esatto non ha crediti che recupera per conto del Comune di Trieste di prossima prescrizione. Quindi che ci organizziamo in un mese, due o quattro non cambia nulla», aggiunge il direttore. Non ci sono arretrati da recuperare, insomma. Ma chi deciderà: «Il Consiglio di amministrazione di Esatto in accordo con il Comune», spiega il direttore.
In attesa di trovare un’alternativa a Equitalia, Esatto ha interrotto il Rid (Rapporto interbancario diretto). L’acconto Tassa rifiuti 2013 (l’anticipo sulla Tares che sostituirà la Tarsu), arrivato nei giorni scorsi a casa di tutti i triestini, potrà essere pagato solo negli uffici postali e tramite bonifico bancario (con i costi di commissione) o presso gli sportelli della Cassa di risparmio del Fvg e della Banca Popolare Friuladria (senza costi aggiuntivi). La domiciliazione delle bollette della Tarsu, che riguarda cinquemila persone su 110mila che dovranno rimettersi in fila agli sportelli, è stata cancellata. «Non è più possibile pagare attraverso l’addebito diretto in contro corrente», si legge nella lettera. Un ritorno al passato. «Siccome non conosciamo ancora l’importo totale della Tares non siamo in grado di addebitare in conto corrente. Per questo abbiamo escluso il Rid» spiega Fermo. E in futuro? «Se all’inizio del prossimo anno fossimo in grado ci conoscere l’intero importo, si potrebbe ripristinare il pagamento diretto. Se poi succede come è capitato con il passaggio dall’Ici all’Imu, che si paga con l’F24, allora salta tutto il sistema». Non c’è rapporto interbancario diretto che tenga, insomma. Volete metter con il fascino delle file in Posta o in banca. Impagabile.
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