L’apertura straordinaria di mostre e musei civici calamita triestini e turisti
Centinaia di visite in poche ore per la decisione di non chiudere nel lunedì festivo. I residenti chiedono più occasioni così: «Ma servono maggiore pubblicità sugli orari e giornate con ingressi a prezzo scontato»
C’è chi è entrato per la prima volta nel museo che finora aveva snobbato. Chi ha percorso più di cento chilometri per godersi una mostra. E chi ha approfittato dell’ultimo giorno utile per acquistare l’abbonamento annuale a un prezzo stracciato. L’apertura straordinaria di mostre e musei nel giorno dell’Epifania è stata un’iniziativa molto gradita dai visitatori, triestini in primis.
Lunedì, infatti, le sedi museali del Comune e le esposizioni temporanee hanno spalancato le porte ai visitatori. In un giorno – il lunedì – in cui solitamente restano chiusi.
Dodici musei e dieci mostre
Dodici musei civici e dieci mostre: un’offerta ampia di fronte alla quale non c’era che l’imbarazzo della scelta.
Corsa alla Christmas card
Non solo: c’è stata anche una vera e propria corsa alla Christmas card, visto che lunedì era anche l’ultima giornata utile per regalare o regalarsi la tessera annuale Civici Musei di Trieste al prezzo scontato di 15 euro. Alla biglietteria del castello di San Giusto sono andate a ruba: 40 vendute in poche ore, più del doppio dei giorni precedenti e sfiorando quota 100 in una settimana. Segno che per i triestini i musei restano luoghi importanti da fruire e frequentare.
Per chiudere in bellezza le festività, Trieste ha deciso di puntare su una befana all’insegna dell’arte e della cultura. La risposta del pubblico è stata positiva e ha riguardato anche i siti più defilati. Con qualche suggerimento per intercettare un pubblico ancora più vasto. «Queste iniziative dovrebbero essere pubblicizzate di più e meglio. Io l’ho scoperta per caso sui social», fa notare Anna David, prof di arte al liceo Carducci, che di mattina era in visita con il marito Vanni e la figlia Sofia al museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan.
Con loro c’era pure nonna Daniela, anche lei alla sua “prima volta”: «Abbiamo tante cose interessanti e non le conosciamo. Dovrebbero esserci più occasioni come queste per conoscere a fondo la nostra città – osserva l’anziana –. Un altro incentivo potrebbe essere il biglietto a prezzo scontato».
Loro quattro erano alcuni dei 30 visitatori che hanno varcato la soglia del museo del Risorgimento nelle prime due ore di apertura. Quello di Storia naturale ha contato 60 visitatori in tre ore, il vicino Museo di Guerra per la Pace Diego de Henriquez 20.
Il castello di San Giusto ne ha totalizzati solo 66 nelle prime due ore, mentre la mostra fotografica di Steve McCurry allestita nel Salone degli Incanti aveva accolto 310 persone a metà mattinata. Meno del previsto, se si tiene conto che nei festivi la media è di circa mille accessi. In tanti hanno telefonato per chiedere se la rassegna fosse aperta: il lunedì di festa ha generato più di qualche incertezza, nonostante le comunicazioni a mezzo stampa e sui social.
La befana ha portato, dunque, un discreto pellegrinaggio di turisti nelle sedi musive ed espositive. Bene l’apertura extra, ma ancora più gradito è l’ingresso gratuito.
L’altro ieri la “Domenica al museo” ha fatto registrare, non a caso, flussi ben maggiori. Oltre 700 visite al castello di San Giusto, 400 al Museo di Storia naturale e 200 al Museo di Guerra per la pace. Il castello, in particolare, conta già più di 2.800 presenze nei primi sei giorni dell’anno, confermandosi – insieme a Miramare – l’attrazione più visitata della città. Una tappa imprescindibile, come emerge dai dati degli ultimi dodici mesi: 140.176 ingressi. E i numeri delle festività fanno ben sperare per il 2025.
Le voci
«Questa fortificazione ci incuriosisce, ci tenevamo a vederla pur avendo poche ore a disposizione», dicono Riccardo De Felici e Alessandro Benedetti, due giovani amici di Roma di passaggio a Trieste dopo un tour natalizio in Slovenia. Mario Maniscalco e la moglie Mara Rovera arrivano invece da Alessandria e per le vacanze di Natale hanno scelto un tour in Friuli Venezia Giulia, con destinazione finale il capoluogo giuliano. Fabiana Lorenzutti e Federica Momich, a Trieste ci abitano da sempre e ieri mattina hanno raggiunto la biglietteria di San Giusto per procurarsi la Christmas card: «Appena ne abbiamo la possibilità, visitiamo i musei: l’abbonamento annuale scontato è un incentivo ulteriore», esclamano, impazienti di programmare le prossime visite.
Miriam Stewart, studentessa di prima media, lunedì è uscita raggiante dal Museo di Storia naturale. «Mi piace tanto, l’ho visto più volte ma mi affascina sempre», dice. L’entusiasmo le si legge negli occhi: quella visita è il modo migliore per concludere le vacanze. «Abbiamo fatto l’abbonamento per tutto l’anno – aggiunge la mamma Alessia Welker –. Sono assolutamente favorevole alle aperture straordinarie dei musei perché sono uno stimolo anche per noi triestini a scoprire o riscoprire i nostri musei. Anzi, approfittando dell’input ci faremo una lista di quelli che non abbiamo ancora visto e alle prossime occasioni li visiteremo». Qualche istante dopo, Sergio Sergas, fotografo per passione, esce dal Museo de Henriquez con la macchina fotografica appesa al collo. «Il sito lo conosco bene – sorride –, oggi ho accompagnato mio figlio, che non c’era mai stato». —
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