Entro un mese l’aeroporto riaprirà al volo

Positivo il vertice a Roma con l’Enac. Romoli: «La società consortile potrebbe gestire il sedime già all’inizio del 2015». La soddisfazione del presidente Ariano Medeot
Il sedime aeroportuale fotografato da un velivolo
Il sedime aeroportuale fotografato da un velivolo

Schiarita sull’aeroporto di Gorizia. Sia per la soluzione della problematica contingente (lo scalo continua ad essere chiuso) sia per la sfida, ancora più importante, della futura gestione dell’intero scalo.Ieri mattina a Roma si è svolto l’attesissimo vertice con il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta: dall’altra parte del tavolo il presidente della società consortile Ariano Medeot, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli e il vicesindaco di Savogna d’Isonzo Eric Petejan.

L’esito del vertice Com’è andata? A quanto pare, bene. E su entrambe le tematiche. «Riguardo alla questione della chiusura, ci è stato garantito che entro un mese il “Duca d’Aosta” sarà riaperto al volo - annuncia raggiante il sindaco Romoli -. Ci vorrà, invece, ancora un po’ di tempo per l’accesso al pubblico: devono, infatti, essere messi in sicurezza e transennati gli stabili pericolanti e sostituita tutta la recintazione. Che dire? Mi sembra un risultato positivo: abbiamo trovato grande disponibilità da parte dell’Enac che si è impegnata a risolvere il problema con grande tempestività». Soddisfazione condivisa da Ariano Medeot che ha visto nel direttore Quaranta una persona estremamente “dinamica e comprensiva”. «Insomma, grazie alla sua volontà di dialogo, siamo andati dritti al cuore del problema e abbiamo ottenuto risposte concrete. Devo ringraziare anche i Comuni di Gorizia e di Savogna d’Isonzo che parlano all’unisono: è importante che il territorio si presenti unito e compatto riguardo alle problematiche dell’aviosuperficie di via Trieste».

Regolamento in fieri Un primo risultato positivo, dunque, c’è stato. Ma la riunione, dicevamo, aveva anche un altro obiettivo: ottenere garanzie riguardo al bando di gestione. Non è un mistero (l’abbiamo scritto anche ieri) che la società consortile vuole ottenere la concessione dell’intera area aeroportuale: questo per concretizzare i progetti che ha in serbo e per strappare finalmente al degrado la storica struttura. «E anche su questo argomento abbiamo ottenuto importanti rassicurazioni - sottolineano Romoli e Medeot -. L’Ente nazionale aviazione civile sta redigendo, proprio in queste settimane, il Regolamento generale per gli aeroporti minori: un documento che non riguarda specificatamente lo scalo goriziano ma tutti gli impianti più piccoli disseminati nel Belpaese. Ebbene: ci è stato garantito che la regolamentazione sarà pronta entro ottobre. Successivamente, si metterà mano al bando che dovrebbe essere pronto entro l’anno. L’Enac conta di riuscire a procedere con l’aggiudicazione entro i primi mesi del 2015».

Insomma, se non ci saranno intoppi e se tutto filerà per il verso giusto, la società consortile diventerà “padrona” dell’area aeroportuale già nei prossimi mesi: pare quasi impossibile che il risultato sia a portata di mano dopo le mille vicissitudini che hanno riguardato il Duca d’Aosta in questi anni. E allora, memori proprio degli intoppi e dei colpi di scena che hanno caratterizzato la storia recente dell’aeroporto di via Trieste, ci siamo chiesti: ma siamo sicuri che al bando parteciperà soltanto la società consortile? Non è che dal cilindro uscirà qualche altro ente o organismo voglioso di poter gestire il sedime aeroportuale? A rispondere è Ettore Romoli. «Credo non ci saranno colpi di scena perché si parla di gestione integrale dell’aeroporto Duca d’Aosta e non di un hangar o di una piccola porzione di sedime - specifica il sindaco -. Peraltro, la società consortile è espressione del territorio. Non vedo proprio chi possa prendere in mano la situazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo