Entro l’autunno prevista la nomina del nuovo vescovo

Monsignor De Antoni è dimissionario da quasi un anno Tra i possibili successori il vicario di Udine Guido Genero
Di Franco Femia
Bumbaca Gorizia Dino De Antoni
Bumbaca Gorizia Dino De Antoni

Alla fine dell’estate o al più tardi in autunno Gorizia saprà chi sarà il nuovo arcivescovo. L’attuale, monsignor Dino De Antoni, ha superato abbondantemente la soglia dei 75 anni e da quasi un anno è in “prorogatio”. La sua lettera di dimissioni inviata al papa nel luglio scorso non ha ricevuto ancora risposta: ma è una prassi comune. L’accoglimento della dimissioni arriveranno assieme alla nomina del nuovo vescovo.

È al momento difficile fare previsioni sui tempi della nomina. La prima data significativa potrebbe essere il 12 luglio, giorno che si celebrano i santi Ermagora e Fortunato, patroni della diocesi. Se così non fosse la nomina slitterebbe a settembre. Bisogna, poi, tener presente che tra la nomina e l’ingresso in diocesi del nuovo vescovo passano di solito tre mesi; quindi, ci si avvia verso la fine dell’anno. Nel frattempo la diocesi continuerà a essere retta da monsignor De Antoni che da arcivescovo assumerà il ruolo di amministratore apostolico.

Se i tempi non appaiono stretti dalla Santa Sede sono già state avviate le procedure, previste dal Diritto canonico, per arrivare alla nomina del nuovo arcivescovo. Diversi sacerdoti sono stati interpellati su possibili candidature con una procedura che si svolge nella più stretta segretezza. Le comunicazioni avvengono direttamente con la Nunziatura in Italia, organo che assieme alla Congregazione per i vescovi sovrintende alla nomina dei presuli. Alla fine al papa saranno proposti tre nomi, sui quali come è consuetudine Benedetto XVI sceglierà il futuro vescovo di Gorizia.

Pur nel riserbo qualche nome di possibile candidato circola negli ambienti ecclesiastici della diocesi. Primo fra tutti monsignor Guido Genero, già parroco di Cividale e attuale vicario generale della diocesi di Udine; ma c’è anche chi suggerisce il nome, tanto per restare in regione, del triestino monsignor Ettore Malnati. Invece, pare escluso che il nuovo vescovo possa essere scelto tra il clero goriziano, anche se c’è chi inserisce nella rosa dei candidati padre Enzo Poiana, frate conventuale, attuale rettore della Basilica di Padova, originario di Corona, frazione di Mariano del Friuli.

Ma la scelta potrebbe cadere su sacerdoti di altre diocesi del Triveneto, perché nella nomina dei vescovi di quest’area un’influenza non di poco conto la esercita il patriarca. Monsignor Carlo Moraglia, da pochi mesi alla guida del Patriarcato di Venezia, è stato eletto in questi giorni presidente della Conferenza episcopale del Triveneto succedendo proprio a monsignor De Antoni, che l’aveva retta dopo la partenza per Milano del cardinale Angelo Scola. Quindi, una scelta per la cattedra dei santi Ilario e Taziano potrebbe cadere tra i vicari generali delle diocesi venete. Un nome su tutti potrebbe essere monsignor Renato Marangoni, vicario episcopale per l’apostolato dei laici della diocesi di Padova, che ha retto la segreteria generale del recente convegno ecclesiale “Aquileia 2”, svotlosi ad aprile a Grado.

D’altra parte 13 anni fa lo stesso monsignor De Antoni era vicario generale della diocesi di Chioggia quando fu scelto da papa Wojtyla quale successore di padre Antonio Vitale Bommarco. La nomina venne comunicata dalla Santa sede il 2 giugno del 1999 e monsignor De Antoni, dopo l’ordinazione episcopale avvenuta il 15 settembre nella cattedrale di Chioggia, fece il solenne ingresso a Gorizia domenica 26 settembre.

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