Entro l’anno telecamere anti-aggressione sui bus di Gorizia, Monfalcone e Grado

L’investimento dell’Azienda provinciale trasporti. La presidente Cumar: «È cresciuta l’insofferenza verso gli autisti» 
Bumbaca Gorizia 08_04_2019 Autobus urbani © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08_04_2019 Autobus urbani © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Potremmo chiamarla “operazione-sicurezza”. L’Apt, l’Azienda provinciale trasporti che produce utili e brilla di luce propria, acquisterà avanzati sistemi di videosorveglianza da installare su tutti gli autobus urbani in servizio a Gorizia, Monfalcone e Grado. L’operazione si concretizzerà nei prossimi mesi.

«Attualmente - spiega la presidente Sara Cumar - abbiamo una copertura del 25-30% ma, entro l’anno, tutti i mezzi del trasporto urbano, nessuno escluso, avranno le telecamere e i dispositivi collegati». L’ultima acquisizione ha riguardato 28 “occhi elettronici” da installare su altrettanti autobus. Nel dettaglio, si tratta di un modulo Umts integrato, un modulo Gps, un supporto di memorizzazione Ssd, 5 telecamere di bordo (4 per le riprese interne, una anteriore per riprendere la strada), una consolle per l’autista con pulsante di allarme e diagnostica di bordo, un impianto di visione da remoto in tempo reale a seguito di allarme, un monitor per l’autista per la visione sempre in tempo reale, un sistema centrale per leggere gli hard disk e software di riproduzione.

Ad entrare nel dettaglio dell’intervento è la stessa presidente Cumar. Ricorda come la flotta urbana (in totale 36 mezzi tra Gorizia, Monfalcone, Grado e linea internazionale) conti attualmente di sei mezzi dotati di impianto di videosorveglianza. «Ma l’obiettivo è di arrivare a copertura totale nel corso di quest’anno per effetto dell’installazione di 28 impianti e della sostituzione di 2 mezzi con altrettanti già dotati del sistema».

La flotta extraurbana (composta da 82 mezzi) presenta, alla data data odierna, 37 mezzi dotati di telecamere. E, a fine anno, a seguito della sostituzione programmata degli autobus, i mezzi dotati di impianto saranno 48 su 82, più della metà. «In sintesi, durante il corso del 2019, è prevista la sostituzione di due autobus urbani e di undici extraurbani, tutti con i migliori standard di efficienza energetica. L’età media del parco autobus raggiungerà così i 5,85 anni», spiega ancora Cumar.

Perché la decisione di installare impianti di videosorveglianza? «È presto detto. Sebbene - premette la presidente dell’Azienda provinciale trasporti - non si registrino casi di particolare gravità nel rapporto con l’utenza, recentemente abbiamo riscontrato una maggiore insofferenza da parte degli utenti verso il personale di guida al momento della richiesta di esibizione del titolo di viaggio in entrata. Da qui, la decisione di ricorrere alle telecamere per tenere sotto controllo tutto ciò che accade all’interno dei bus. Le registrazioni rimarranno disponibili, come prevede la legge, per una settimana, per poi essere distrutte». Da segnalare, poi, la convenzione in essere con “Italpol”, con i vigilantes che vengono indirizzati sugli autobus nelle tratte e negli orari tradizionalmente più delicati.

Non è tutto. Perché Apt ha previsto, anche, l’installazione nei prossimi mesi di speciali sistemi contapasseggeri (contatori ottici posizionati sopra le porte dei bus) su tutta la flotta, per poter monitorare più efficacemente l’affluenza e migliorare ulteriormente la programmazione dei servizi. È già stata avviata una procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara per acquisire i sistemi Apc (Automatic passenger counting). La fornitura comprende un numero totale di 165 dispositivi (161 porte e 4 apparecchiature di scorta) con i relativi supporti e software accessori. Anche in questo caso, l’operazione si concluderà nei prossimi mesi. —




 

Riproduzione riservata © Il Piccolo