Entro inizio estate la strada di Sant’Ignazio cambierà connotati

Proteste (e ironie via web) sullo stato in cui versa l’arteria. Le rassicurazioni del sindaco Romoli: «La prossima settimana approviamo l’esecutivo»
Di Francesco Fain

Da alcuni giorni imperversa sul profilo Facebook “Sei di Gorizia se” una foto (scattata da Roberto Giorgini) che ritrae una delle vergogne goriziane: la strada davanti alla chiesa di Sant’Ignazio. Dire che è un percorso di guerra rischia di essere un eufemismo considerato che gli avvallamenti, le buche, le chiazze d’asfalto sistemate alla bell’e meglio l’hanno trasformata repentinamente nella strada più degradata di Gorizia. E dire che la sua realizzazione non si perde nella notte dei tempi ma è stata contestuale alla realizzazione della “nuova” piazza Vittoria. Ma è la scritta che è stata inserita nella foto a suscitare amare ironie: 50 sfumature di grigio.

E allora abbiamo chiesto al sindaco Ettore Romoli, che è anche assessore comunale ai Lavori pubblici, quanto i goriziani dovranno attendere ancora per rivedere quell’arteria a posto, risistemata, riqualificata.

«La prossima settimana sarà approvato dalla giunta municipale il progetto esecutivo, dopodiché potrà essere indetta la gara d’appalto per identificare la ditta che effettuerà l’intervento. Chiaramente, ci vorrà un po’ di tempo ma posso annunciare che prima dell’inizio dell’estate si darà avvio ai lavori». Romoli dà un annuncio ulteriore. «Il cantiere aprirà in contemporanea con quello di via Sauro, altra strada in pessime condizioni e che necessita di un intervento risolutivo. Ad ogni modo, aspetteremo il termine della scuole, in maniera da non causare grandi disagi. Entro settembre, entrambi gli interventi saranno terminati».

Aggiunge il sindaco: «Per il resto, cosa volete che vi dica: chi protesta ha ragione. Conoscete bene i motivi e le responsabilità per cui quella strada è invecchiata precocemente».

Nelle precedenti delibere si puntava il dito contro «il danno costituito dalla pessima esecuzione dei lavori: con il passare del tempo, il traffico e le piogge, i binderi da cui è composta la pavimentazione stradale si staccano continuamente dalla loro sede, venendo proiettati fuori dalle ruote dei mezzi che vi transitano sopra, creando così una situazione di grave pericolo per la pubblica incolumità». Gli operai del cantiere stradale del Comune di Gorizia sono costretti ad intervenire quasi quotidianamente per rattoppare la sede stradale, ricollocando ove possibile i binderi o tappando i buchi con l'asfalto, ma ad ogni pioggia la situazione si ripresenta sempre più rischiosa. Quindi, la giunta comunale ha approvato nei mesi scorsi il progetto definitivo redatto dallo studio Runcio associati di Udine costituito da 11 elaborati. La spesa prevista per le opere ammonta a 450mila euro. Si chiuderà così il lungo e stressante capitolo relativo al “guaio” (usiamo un eufemismo) procurato dalla causa in piedi fra il Comune e l'impresa costruttrice, la Luci Costruzioni, che impediva all'amministrazione di effettuare lavori di sistemazione della strada, oggetto appunto di contenzioso in Tribunale.

L’iter si è sbloccato proprio perchè la situazione si era fatta insostenibile, e a confermarlo è stata la perizia effettuata da un professionista appositamente incaricato nella quale «viene accertato lo stato di degrado della strada e appurato che l'esecuzione dei lavori non fu congruamente eseguito dalla Luci costruzioni». Un'attestazione, questa, che permette al Comune di dare il via libera ai lavori di sistemazione. L'importo uscirà inizialmente dalle casse del Comune, ma in un secondo momento si cercherà di recuperarla dal fallimento della Luci Costruzioni. L'intervento non sarà temporaneo ma definitivo, e per questo ha ricevuto anche il nulla osta della Soprintendenza: le attuali mattonelle, evidentemente inadeguate, saranno sostituite dal più robusto e duraturo porfido del Trentino.

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