Enti camerali, a Trieste e Gorizia un unico segretario generale
Mentre il governo va in pressing sulle Camere di commercio con l’obiettivo di accelerare nella riforma del sistema che porterà accorpamenti e dismissioni nel nome della spending review, Trieste e Gorizia da tempo stanno ragionando sull’iter da seguire per la fusione. Ed ecco intanto un primo passo concreto, che in piazza della Borsa definiscono «ulteriore e forte segnale in direzione dell’accorpamento»: vacante il ruolo di segretario generale, l’ente camerale triestino ha chiesto di poterlo condividere con quello in carica a Gorizia. Più precisamente, in base a una convenzione da poco sottoscritta, «il segretario generale della Camera di Gorizia Pierluigi Medeot» ha iniziato con il primo febbraio a prestare «la sua opera in entrambi gli enti», e continuerà a farlo al 31 marzo 2016.
Funzioni «in forma associata»: questa la formula usata nella delibera camerale, affiancata dal testo della convenzione sottoscritta fra i due enti. La decisione nasce innanzitutto dal fatto che Stefano Patriarca, l’avvocato che nel 2010 aveva provvisoriamente lasciato la Regione per assumere l’incarico di segretario generale, ha concluso a fine gennaio, con il «ringraziamento» degli organi camerali, il proprio contratto (per il quale percepiva uno stipendio annuo lordo di 130mila euro circa, retribuzione di risultato inclusa; cifra simile a quella relativa a Medeot, come si legge sul sito web dell’ente camerale goriziano).
Ora, premette la delibera, occorre assolutamente sforbiciare sui costi laddove si può, visto che Roma ha imposto il taglio dei diritti annui camerali a carico delle imprese per un 35% in questo 2015, destinato a salire al 40% e poi al 50% nei prossimi due anni. Inoltre, in attesa della legge di riordino del sistema camerale, il ministero dello Sviluppo economico già lo scorso giugno ha caldamente invitato gli enti a ridurre in tutti i modi possibili i costi strutturali, così da consentire «di riaprire spazi per un’adeguata attività promozionale». E fra i modi consentiti dalla legge c’è appunto anche il segretario per due (o più) Camere.
In base alla convenzione, strutturata sulla falsariga di altre già siglate fra enti, Medeot dovrà essere presente a Trieste «di regola sei volte al mese», e per l’attività prestata qui gli sarà riconosciuta una somma fino a un massimo di 28.500 euro. Saranno i due presidenti camerali, Antonio Paoletti e Gianluca Madriz, a dover organizzare in accordo con Medeot il «buon funzionamento» del servizio.
Allo scadere della convenzione, nel marzo dell’anno prossimo, il segretario generale di Gorizia - precisa il documento sottoscritto da Paoletti e Madriz - tornerà a ricoprire «con esclusività» il proprio incarico a Gorizia. Va da sé che l’orizzonte temporale del segretario in condominio pare quello che si reputa necessario per poter traghettare nel frattempo le Camere di commercio di Trieste e Gorizia verso la fusione. Anche se dalla Camera cittadina per ora si fa sapere solo che «sta procedendo con una certa rapidità il processo che porterà alla assunzione da parte dei Consigli camerali di Trieste e Gorizia delle relative delibere funzionali all’accorpamento».
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