Englaro al convegno all’Itis: la comunità cattolica protesta

La Diocesi, con don Malnati: «Inopportuno l’intervento in un istituto come questo di chi ha voluto l’eutanasia per sua figlia». Marini di Fi: «Incontro unidirezionale»
Foto BRUNI 12.04.2019 ITIS: convegno sul Testamento Biologico-- Beppino Englaro
Foto BRUNI 12.04.2019 ITIS: convegno sul Testamento Biologico-- Beppino Englaro

TRIESTE La triestinità cattolica insorge, dopo aver appreso della presenza di Beppino Englaro all’Itis per un convegno. Quest’ultimo, intitolato “Testamento biologico: questioni attuali”, si è svolto due giorni fa nell’auditorium dell’istituto di via Pascoli. A organizzarlo è stata l’associazione Anziani terzo millennio assieme a Persona e danno, Diritti in Movimento e appunto Itis: i loghi di tutti e quattro gli enti appena citati compaiono sulla locandina dell’evento.

Eluana Englaro, 10 anni dopo la morte parla il padre: "Su eutanasia istituzioni diano risposte"


È stato proprio il coinvolgimento dell’Itis a scatenare le perplessità di molti cattolici. Perplessità cui ha presto dato voce il vicario del vescovo don Ettore Malnati, tramite Twitter. Ha scritto: «Che per celebrare i 200 anni dell’Itis, istituzione voluta dall’Austria per i ragazzi poveri e per gli anziani bisognosi e attualmente prestigiosa casa di riposo e di riabilitazione, venga a parlare chi ha voluto l’eutanasia per sua figlia non mi sembra appropriato e opportuno».

Dieci anni dal caso Eluana, biotestamento in alto mare - Video
2009 - la morte di Eluana Englaro


Così invece il consigliere comunale forzista Bruno Marini, democristiano di lungo corso: «Sono sorpreso che si sia svolto all’Itis un convegno avente per tema il testamento biologico e la presenza di Englaro come elemento di punta. Mi è sembrato inopportuno: non c’era un confronto sul fine vita tra posizioni diverse». «La stessa presenza di don Pierluigi Di Piazza – ha proseguito Marini –, notoriamente prete di frontiera, ha contribuito a rendere il convegno unidirezionale; non ha espresso tutte le sensibilità esistenti nel mondo cattolico e nella società civile. L’Itis è un ente pubblico e dovrebbe avere maggiore attenzione nell’ospitare iniziative capaci di stimolare riflessioni nell’opinione pubblica. Del resto non conosco personalmente il presidente Aldo Pahor ma mi è sempre stato detto essere persona vicina alla Curia».

La certezza di papà Beppino: «Con la Lega nessuna legge»
Beppino Englaro mostra una foto della figlia Eluana - la ragazza ricoverata in stato vegetativo permanente dopo un incidente avvenuto il 18 gennaio 1992 - in un'immagine d'archivio. STEFANO CARDINI / ARCHIVIO / ANSA


Il presidente dell’istituto Pahor, dal canto suo, pur essendo chiamato in causa preferisce non rilasciare dichiarazioni: «Non intendo entrare in queste dinamiche», è il suo unico commento. Vale la pena notare che il convegno, pur essendo stato ospitato da Itis e annunciato sul suo sito web, non è stato divulgato tramite la pagina Facebook dell’istituto.

Per quanto riguarda infine l’altra persona citata da Marini, ovvero don Di Piazza, ecco la posizione espressa dal religioso durante la conferenza: «La famiglia Englaro ha lottato per far rispettare la volontà della figlia, ciò è avvenuto in maniera incredibilmente tardiva. Come nessuno dev’essere costretto a morire, nessuno dev’essere costretto a vivere in condizioni terribili. Lo stesso cardinal Martini – le parole di don Di Piazza – si è avviato verso il grande mistero chiedendo di essere addormentato. La vita biologica non è tutto, non va assolutizzata: la fede non contrasta le scelte delle persone ma le aiuta a scegliere». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo