Energia elettrica “salata”: Trieste la più cara del Nord
Non bastava la nomea, oramai pluriennale a detta dei report di Altroconsumo, del carrello della spesa tra i più cari d’Italia, e del Triveneto in particolare. Adesso, infatti, Trieste si ritrova nei piani alti - anzi altissimi - pure della classifica delle città della penisola in cui la bolletta dell’energia elettrica è tra le più salate. Questo, almeno, stando allo studio reso noto ieri da SosTariffe.it - uno dei siti dedicati alla comparazione dei costi di telecomunicazioni, “utilities”, prodotti finanziari e assicurativi leader su scala nazionale - che dipinge per l’appunto Trieste come la città con le bollette più alte dell’intero Nord Italia, la quinta in assoluto da Aosta a Palermo in una maxitabella che prende in considerazione i venti capoluoghi di regione, con un consumo di 3.356 kWh all’anno per una spesa corrispondente in bolletta di quasi 736 euro.
Attenzione, nel dossier di SosTariffe.it non si parla solo di costi perché questi, in base evidentemente a parametri standard, viaggiano in parallelo con il monte-consumi, che per completezza d’informazione, come sta scritto in fondo alla maxitabella, è calcolato proprio in funzione delle comunicazioni degli stessi utenti del sito. Trieste, inoltre, è tra le sole quattro città delle venti citate, con Roma (per inciso la più cara di tutte), Bari e Torino, in cui i consumi risultano aumentati da un anno all’altro. A Firenze, Potenza, Milano e Genova sono stabili mentre nelle altre dodici sono diminuiti.
Il rovescio della medaglia, potremmo obiettare pur senza basi scientifiche chiaramente, è che una salita dei consumi sia indice di una ripresa dell’economia locale, anche se SosTariffe.it, in ossequio alla sua “mission”, presenta pure una serie di consigli su come ridurre le spese per la “luce” in un range che viene ritenuto possibile addirittura tra i 278 e i 310 euro. Consigli che vanno dall’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie nelle fasce orarie notturne all’evitare lavaggi a 60 gradi, dall’acquisto di frigoriferi in classe A++ all’uso sistematico di lampade a Led, passando per una maggiore dovizia nello stendere la biancheria in modo da ridurne le pieghe e limitare così l’utilizzo del ferro da stiro, fino all’armarsi di pazienza per studiarsi per bene pure le tariffe che stanno fuori dal cosiddetto “mercato tutelato” (chi volesse saperne di più può farsi una “navigazione” su www.sostariffe.it).
Tornando invece alla classifica qui, come detto, vengono presentati i consumi medi di energia elettrica indicati dagli utenti che hanno utilizzato il comparatore del portale. A Roma si registra appunto il consumo più alto d’Italia: nel 2015, in proiezione, nella capitale si saranno spesi quasi 1.016 euro l’anno per 4.199 kWh consumati, con un aumento del 15,5% dei consumi energici rispetto il 2014. Dietro compaiono, nell’ordine, Cagliari, Palermo e Napoli. Poi ci siamo noi. I più cari del Nord, per una ventina di euro l’anno in più rispetto a Venezia, settima alle spalle di Bari.(pi.ra.)
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