Emorragia dopo la caduta, paura per Traini
Il consigliere comunale scivolato davanti al Municipio: me la sono vista brutta, perdevo tanto sangue. Ringrazio Gentile e il 118
Bumbaca Gorizia 29.08.2017 Emanuele Traini ferito © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
«Me la sono vista brutta». È ancora scosso Emanuele Traini, consigliere comunale d’opposizione. Lunedì sera, si è svolta l’assemblea dei capigruppo che doveva decidere (e ha deciso) la data del prossimo Consiglio comunale che avrà parecchia carne al fuoco. Mentre si recava alla riunione, Traini è rimasto vittima di una rovinosa caduta proprio davanti al palazzo municipale, procurandosi un grosso taglio al braccio in corrispondenza del polso.
Sono stati attimi di grande concitazione, se non di panico. La buone sorte ha voluto che per un millimetro appena non venissero recise arteria e tendini.
A raccontare quegli attimi lo stesso Traini. Che oggi ha una vistosa fasciatura. «Ho parcheggiato l’auto pochi frangenti prima che si abbattesse un forte temporale. Uscito, ho iniziato a correre per non bagnarmi. Purtroppo, il marciapiedi davanti al municipio è realizzato con una pietra che diventa scivolosissima in caso di pioggia. Fatto sta che sono caduto pesantemente a terra, sbattendo il volto sul marciapiedi. Pensavo di essermi spaccato la mandibola, tanto era il dolore».
C’era parecchio sangue a terra. Ma non proveniva dalla bocca. «Soltanto in un secondo momento, mi sono accorto che nella caduta avevo rimediato un taglio molto profondo in corrispondenza del polso. E il sangue fuoriusciva in maniera molto copiosa».
Alla scena, hanno assistito alcuni consiglieri comunali che di lì a poco avrebbero preso parte all’assemblea dei capigruppo, il segretario generale Tonino Di Gianantonio, gli uscieri del Comune. Sono stati momenti di grande confusione perché non si sapeva come gestire la situazione. «Ammetto di aver avuto paura. Vedevo il sangue che continuava a uscire a fiotti e non deve essere stato un bello spettacolo. Non riesco nemmeno a capire come mi sono procurato quella vasta ferita: forse è stato il contatto con il mazzo di chiavi che portavo con me». A quel punto, ha preso in mano il comando delle operazioni Fabio Gentile, capogruppo di Forza Italia. Ha cercato di mantenere la lucidità ed è passato all’azione. «Devo ringraziarlo. Sinceramente», sottolinea Traini. «Sono stati momenti di panico. L’atrio era pieno di sangue. Ho fatto sedere il povero Traini, gli ho fatto tenere il braccio in alto, gli ho tenuto strettissimo il polso sino all’arrivo dell’ambulanza. Non esagero nel dire che sono stati attimi di grande concitazione», spiega Gentile.
Visto che tutto è finito nel migliore dei modi, si può anche ironizzare: un consigliere comunale di Destra che aiuta uno di... Sinistra. Gentile, avversario politico e protagonista anche di mille battibecchi in Consiglio, che aiuta Traini. «Il taglio - conclude il consigliere comunale portelliano - era molto profondo. Un millimetro appena e si sarebbero recise arteria e tendini. Devo ringraziare il personale sanitario del Pronto soccorso che è stato veloce, professionale, ha bloccato l’emorragia ed è riuscito a mettermi a mio agio». Sono stati applicati alcuni punti di sutura e stabiliti tre giorni di prognosi. Ma Traini, ieri mattina, era già al lavoro nel suo bar.
Nella sua (fortunatamente breve) permanenza al Pronto soccorso, il consigliere comunale d’opposizione ha potuto constatare di persona che «all’astanteria pioveva dentro gli abbaini sia in sala d’aspetto che nell’area di emergenza. Un problema - conclude - non di poco conto e che stride con le descrizioni di chi continua a dirci che, in campo sanitario, tutto va bene e che ci sono continui investimenti che hanno reso attrattivo il nostro ospedale. Boh».
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