Emergenza sfratti, appello alle istituzioni
Tanta buona volontà, pochi fondi a disposizione e la certezza che «c’è sempre più bisogno di donne e uomini che si assumano la responsabilità di dare una mano a chi soffre». “Case di solidarietà” è una associazione di volontariato nata nel 2012, per aiutare le persone più fragili a far fronte a problemi abitativi, conseguenza di sfratti, pignoramenti e successiva vendita all’asta dell’immobile.
Una quindicina di persone volontarie animano con costanza le attività dell’associazione benefica, «anche se scontiamo il fatto di non riuscire ancora a disporre di strutture adeguate agli obiettivi che ci siamo prefissati», precisa la referente Ambra Arena. «Vogliamo ribadire la centralità del diritto alla casa in un periodo in cui il disagio abitativo, a seguito della perdita del posto di lavoro o dell’insorgenza di problemi di salute, si sta allargando a macchia d’olio. Spesso - continua Arena - le istituzioni stanno a guardare questa escalation negativa e, al di là delle belle parole, fanno poco o nulla. Mi assumo la responsabilità di quanto dico, perché queste mie parole sono il frutto dell’esperienza di vicinanza a queste situazioni fragili».
Arena fa riferimento al calvario delle persone che stanno scivolando alla deriva di un’esistenza fatta di marginalità e alle quali non viene offerto alcun appiglio sicuro. Persone disoccupate, che soffrono di problemi di dipendenza da sostanze o da gioco d’azzardo. Persone straniere, vittime del disagio mentale. «Incontro donne e uomini che si sono ormai abbandonati al loro triste destino – insiste la volontaria - . Persone che non trovano più porte alle quali bussare e che non incontrano nessuno a cui affidare il proprio disagio».
“Case di solidarietà” è in contatto con altre realtà del privato sociale. Partecipa ai Piani di zona e sta provando a farsi conoscere per poter aumentare il proprio raggio d’azione. Per il momento l’associazione dispone di una casetta a Dolina, con 800 metri quadri di giardino, frutto della disponibilità di un proprio socio. «Ospitiamo due famiglie che sono rimaste in strada – spiega Arena - . Si tratta di persone che hanno perso il lavoro e che in passato hanno subìto violenza. Conosciamo altre situazioni, però, dove la casa è stata pignorata per poche migliaia di euro ed è finita all’asta, andando ad arricchire una serie di professionisti che finiscono per speculare su queste tragedie umane».
Arena finisce per lanciare un accorato appello, «per sensibilizzare la città e le sue istituzioni, alle quali chiediamo una mano». L’associazione “Case di solidarietà” si può contattare ai numeri 389/4306296 e 345/6027696, oppure all’indirizzo mail casedisolidarieta@hotmail.it.
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