Emergenza ratti a Trieste: infestati palazzi e locali

Interventi di bonifica nella sede comunale di via Punta del forno, sede dell'Archivio generale, e all’Agenzia delle Entrate. Alimenti sequestrati in un bar

TRIESTE Ratti ovunque, la città è invasa. La scorsa settimana alcune “pantegane” sono state avvistate al piano terra e al piano interrato del palazzo retrostante il Municipio, che ospita l’Archivio generale e al quale si accede da via Punta del Forno. Ieri, invece, l’Agenzia delle Entrate ha dovuto ricorrere a un intervento di derattizzazione da parte dei tecnici di AsuiTs visto il rinvenimento al primo piano della sede di via Giulia di escrementi riconducibili a quelli di un ratto.

Casi, i due citati, nei quali la presenza di questi animali non è certamente collegabile a trascuratezza o sporcizia dei locali coinvolti, bensì a una popolazione di ratti cresciuta ormai a dismisura in città. «Non appena abbiamo avuto segnalazione del problema da parte degli uffici dell’Archivio generale, anche a tutela del personale che ci opera e dell’utenza – sottolinea l’assessore comunale Michele Lobianco che con la delega all’Ufficio zoofilo ha il compito di gestire anche emergenze legate a ratti e zanzare – abbiamo messo in moto una task force non indifferente che ha avviato un intervento di derattizzazione sistemando un numero di trappole importante. Stiamo monitorando la situazione ma credo l’operazione sarà efficace».

I dipendenti che operano nella sede della direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate non hanno, invece, visto materialmente correre in lungo e in largo i ratti ma hanno trovato traccia dei loro escrementi. Questo, malgrado nel palazzo di via Giulia siano da tempo posizionate delle esche-trappola. L’Agenzia delle Entrate, interpellata, fa sapere che anche in questo caso si è trattato di «un intervento di prevenzione con dispositivi diversi dalle trappole tradizionali, che ha interessato tre stanze al primo piano senza dover ricorrere alla chiusura di quegli spazi». Non sono state rilevate altre tracce, quindi l’intervento dovrebbe risultare risolutivo.

«È un’emergenza ormai ricorrente, che il Comune non sottovaluta affatto, che fronteggiamo con interventi ormai sistematici in tutta la città e anche in tutti gli immobili comunali, al fine di contenere la popolazione di questi animali – spiega Lobianco –. È un problema affrontabile ma impossibile da debellare. Rinnovo il mio appello ai cittadini a non gettare cibo a terra e a non conferire in modo errato le immondizie lasciandole all’esterno dei cassonetti».

E sempre in tema di ratti, ieri gli operatori del Dipartimento Igiene alimenti e nutrizione di AsuiTs hanno sequestrato prodotti alimentari deperibili e tenuti in cattiva condizione di conservazione al Bios Bar di via Carducci 2. I controlli hanno evidenziato la presenza all’interno dell’esercizio di prodotti alimentari conservati tra sporcizia, muffe e materiale riconducibile a escrementi di roditore. In questo caso gli animali possono essere stati attratti dal cibo e dalla poca pulizia. Infatti, gli ispettori hanno rilevato che la zona dove venivano preparati i panini e altre aree del bar sarebbero state infestate da roditori e sporcizia. Nel locale – che non è stato raggiunto da un provvedimento di chiusura – gli operatori di AsuiTs hanno individuato anche un utilizzo non corretto del congelatore a pozzo e una temperatura non conforme alle norme igieniche – troppo elevata e tale da compromettere la corretta conservazione dei prodotti deperibili – delle vetrine refrigerate dove venivano sistemati tramezzini o altro cibo. —


 

Argomenti:ratti

Riproduzione riservata © Il Piccolo