Emergenza-cinghiali nell’Isontino, vigna devastata

A Mossa gli ungulati hanno strappato i tralci e si sono cibati dell’uva a pochi giorni ormai dall’avvio della vendemmia. La richiesta degli agricoltori: «Fate qualcosa»
Bumbaca Gorizia 24.08.2013 Mossa, danni cinghiali Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.08.2013 Mossa, danni cinghiali Fotografia di Pierluigi Bumbaca

MOSSA. Nonostante mille accorgimenti, nonostante mille attenzioni, i cinghiali l’hanno avuta vinta. Per l’ennesima volta. E hanno devastato una vigna dell’azienda agricola “Antonella Affinito” di Mossa. Gli ungulati hanno strappato parecchi tralci delle viti e si sono cibati dell’uva. Un danno enorme anche perché giunge a un paio di settimane dall’inizio della vendemmia. «Lavoriamo tanto per produrre l’uva e un buon vino e, in quattro e quattr’otto, arrivano i cinghiali e cancellano mesi e mesi di impegno - lamenta Marino dell’azienda agricola Affinito -. È giunto il momento che le istituzioni affrontino di petto quest’emergenza. Ad esempio, andrebbero potenziati i fondi della Provincia per riparare ai danni della fauna selvatica». Peraltro, attorno la vigna è stato installato il pastore elettrico.

Non è l’unica segnalazione. «Chiunque faccia quattro passi tra le vigne ed i coltivi del Collio potrà rendersi conto della portata del problema cinghiali. In alcune zone le coltivazioni sembrano bombardate, tabula rasa, danni pari al 100 per cento. La Provincia, con in testa l’assessore Cernic, continua a organizzare riunioni ed a rilasciare dichiarazioni rassicuranti proclamando che l’emergenza è rientrata ma la realtà è ben diversa». A parlare di vera e propria emergenza-cinghiali è il consigliere comunale goriziano del Popolo di Gorizia-Pdl Michele Punteri.

I cinghiali europei sono tipici abitatori dei boschi ben maturi ed in particolare dei querceti, mentre le sottospecie africane ed asiatiche sembrano preferire le aree aperte e paludose: in generale il cinghiale si dimostra però assai adattabile in termini di habitat, e colonizza praticamente ogni tipo di ambiente a disposizione. Nei territori occupati dai cinghiali deve tuttavia essere sempre presente una fonte d'acqua, dalla quale l'animale non si allontana mai molto. Pertanto, il cinghiale evita le aree desertiche, rocciose e quelle a forte precipitazione nevosa, dove per l'animale risulta disagevole grufolare. I cinghiali , tuttavia, tollerano molto bene il freddo: resistono a temperature di decine di gradi al di sotto dello zero.

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