Eluana, sì del magistrato alla sepoltura

Dopo 17 anni in stato vegetativo è deceduta alle 20.10 alla Quiete di Udine. Rissa al Senato dopo la notizia
di Tommaso Cerno
Beppino Englaro
Beppino Englaro
UDINE Eluana non sarà cremata. Sarà sepolta nella tomba di famiglia nel piccolo cimitero di Paluzza, accanto a nonno Giobatta Englaro. Il parroco del paese don Tarcisio Puntel celebrerà la messa in chiesa, come chiesto da zio Armando. Ma alla cerimonia non ci saranno né papà Beppino, né mamma Sati. Alla fine la famiglia ha deciso. E papà Beppino, da sempre convinto per la cremazione di Eluana, ha lasciato invece che fosse il fratello Armando a scegliere per una sepoltura normale.


Quelle montagne in Carnia, la seconda casa di Eluana, gli ricordano troppo quei giorni in cui lei, piccolina, giocava sulle ginocchia dello zio. «Non glielo posso negare» ha sussurrato Beppino a qualche amico ieri a Udine, durante il primo incontro fra il padre di Eluana e il primario di Rianimazione Amato De Monte che ha guidato l'equipe di volontari che ha accompagnato la donna nel suo ultimo viaggio. «Ma io non ci sarò. No, mia moglie non è in condizioni di partecipare alla cerimonia. Quindi noi staremo a casa a Paluzza ma è giusto che Eluana abbia quel saluto» aggiunge.


Alla cerimonia religiosa, che si terrà questo pomeriggio con inizio alle 14, in forma strettamente privata, ci saranno anche le sue più care amiche, in viaggio da Lecco, alcuni parenti e amici stretti della famiglia Englaro. Intanto tutto è pronto per spostare la salma della donna rimasta in stato vegetativo per 17 anni e deceduta lunedì sera, alle 19.35, alla Casa di riposo La Quiete di Udine. Il nullaosta per la sepoltura da parte del procuratore di Udine Antonio Biancardi è stato concesso poco dopo le 17 di ieri: ora si tratta di completare le procedure di legge prima dello spostamento.


Per il sindaco di Paluzza Aldo Maieron e per il parroco don Tarcisio si tratta di organizzare la breve cerimonia religiosa che ha ottenuto il via libera. Per la Chiesa «nihil obstat» per il funerale religioso di Eluana, come ha confermato ieri sera monsignor Pierluigi Mazzocato, cancelliere dell'Arcidiocesi di Udine. «Il parroco di Paluzza del resto - ha aggiunto Mazzocato - si è sempre detto disponibile a celebrare il funerale. La Chiesa ovviamente non ha nulla in contrario se questa è la volontà della famiglia». E Paluzza, in queste ore presa d'assalto da media provenienti da mezzo pianeta, aspetta di potere salutare per l'ultima volta quella che è diventata, suo malgrado, la concittadina più famosa.


Don Tarcisio è chiuso in canonica. Parla coi compaesani, evita le polemiche. E mentre la Chiesa si divide, lui cerca di mantenere il massimo riserbo su una vicenda che l’ha colpito profondamente, visti i rapporti di amicizia con Beppino e Armando Englaro: «Nulla cambia nei miei rapporti con lui - racconta -. Assolutamente per l'amor di Dio. Intendo rimanergli sempre amico, essere sempre disponibile con lui. La mia porta è sempre aperta». Anche don Tarcisio è in attesa di sapere quando dovrà celebrare i funerali che si svolgeranno in maniera strettamente privata prima della sepoltura di Eluana nella tomba di famiglia accanto ai nonni Giobatta e Iolanda.


Intanto il laboratorio dove Armando lavora come artigiano, «Moquette Alto But», all'inizio del paese, rimane chiuso per lutto. La gente in paese non vuole parlare, preferisce tenere per sè i propri sentimenti, anche se i giornali passano di mano in mano e non mancano i commenti, sussurrati quasi per non disturbare. Non tutti la pensano alla stessa maniera. In molti, probabilmente la maggioranza, vedono in questa fine un sollievo per tutti, per Eluana anzitutto, vittima suo malgrado di un clamore troppo assordante ma anche per la famiglia Englaro, che viene rispettata e compresa, anche da coloro che non condividono le scelte di Beppino.
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