Elisa non si trova, ultimo bancomat a Trieste
RONCHI DEI LEGIONARI È uscita di casa lunedì mattina per recarsi allo Ial di Trieste. Ma in quell’aula non c’è mai arrivata. È la storia di Elisa, scomparsa nel nulla a 15 anni. E finisce su «Chi l’ha visto?»: la popolare trasmissione di Rai3 che si occupa di rintracciare persone disperse o di cui non si hanno più notizie. I genitori della ragazza, disperati, hanno seguito anche questa strada, per non lasciare nulla di intentato. Già prima avevano diffuso una foto della giovane sui social network e su queste colonne, per agevolarne il ritrovamento. E ieri la redazione di Federica Sciarelli ha preso contatto con la famiglia di Ronchi dei Legionari, per il lancio di un primo appello.
Mamma e papà vivono ore di grande angoscia, con la mano incollata al telefonino sperando che presto arrivino novità decisive. Anche ieri, però, niente. E salgono così a quattro, con oggi, i giorni che Elisa manca da casa. I carabinieri, cui sono affidate le indagini, proseguono nei loro accertamenti. La Prefettura, come avviene nei casi di scomparsa, ha attivato uno specifico protocollo: l’Alert System. Tutti i comandi delle forze dell’ordine sono stati sensibilizzati. L’immagine della ragazza è stata diffusa. Come spiegato dal capitano Daniele Panighello, dalle risultanze fin qui ottenute Elisa potrebbe essere ancora in Italia, in un’area circoscritta al Nordest.
La famiglia ritiene che la ragazza possa esser scappata con il fidanzatino di 19 anni, Jasko. Lo frequentava da due anni. La possibilità di una “fuga” volontaria, però, appare per certi versi incomprensibile, perché stando al padre della giovane, «i rapporti col ragazzo erano tranquilli», distesi, senza alcuna increspatura sondabile. «Veniva anche qui a casa, gli ho parlato sabato, serenamente», chiarisce il papà che non si spiega il perché d’una simile azione. Pure Jasko, di origine bosniaca e residente a Monfalcone, risulta irreperibile da lunedì mattina. E per questo, ieri verso mezzogiorno, i familiari del giovane, attualmente disoccupato, si sono rivolti alla caserma di via Sant’Anna per denunciarne la scomparsa, così come avevano già fatto i genitori di Elisa lunedì sera, attorno alle 20.30.
Trattandosi della scomparsa di una quindicenne, il rischio, per qualsiasi maggiorenne la ospiti, la nasconda o risulti responsabile di qualunque altra situazione, è di essere chiamato a rispondere - in astratto - del reato di sottrazione di minore. Per questo chiunque sa qualcosa è bene si faccia avanti coi carabinieri. I genitori rinnovano l’appello a segnalare ai militari qualunque circostanza possa rivelarsi utile a ritrovare Elisa, una splendida ragazza dagli occhi cristallini e lunghi capelli biondi. Al momento della scomparsa la ronchese indossava un piumino verde militare con sfumature grigie e cappuccio, jeans e scarpe da ginnastica bianche con strisce fucsia. L’ultima sua immagine è stata catturata dalle telecamere di sorveglianza dell’abitazione di Ronchi: la si vede uscire da casa, come tutte le mattine, diretta a scuola. Si sa che la ragazza è giunta a Trieste: un prelievo di 250 euro al bancomat ne attesterebbe il passaggio. Da quel momento, più nulla. La ragazza non aveva con sè il cellulare, perché era in “castigo”. Neppure il telefonino di Jasko, che risulta sempre spento, in questo frangente è risultato utile. Ma gli inquirenti non demordono.
I familiari di Elisa hanno lasciato un numero a cui rivolgersi in caso di avvistamento o utilizzabile per fornire ogni notizia utile alla ricerca della figlia: 3936976023.
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