Elicotteristi della Nato A Zara una nuova base operativa nel 2019
ZAGABRIA
Dal prossimo anno Zara ospiterà una base Nato per elicotteristi. L’annuncio è stato fatto a Bruxelles, dove i ministri della Difesa di Bulgaria, Croazia, Ungheria e Slovenia hanno firmato un memorandum di intesa che prevede appunto la creazione di un centro di formazione destinato all’aviazione speciale. Stando a quanto dichiarato dalla vice segretario generale della Nato Rose Gottemoeller, il centro dovrebbe aprire le sue porte entro la fine del 2019: al suo interno verrà avviato un «programma multinazionale per l’aviazione speciale».
L’obiettivo è quello di formare «delle squadre esperte nello spostamento di forze aviotrasportate speciali verso missioni estreme», ha dichiarato la stessa Gottemoeller, secondo la quale «di fronte ad un mondo che cambia, la Nato deve continuare ad adattarsi per rispondere alle minacce alla sicurezza». Insomma, Zara si ritroverà presto all’avanguardia dal punto di vista militare. La nuova infrastruttura zaratina sarà infatti il primo centro internazionale costruito dalla Nato in Croazia e porterà nella città dalmata militari ed esperti da tutti i Paesi membri dell’Alleanza atlantica. Una buona occasione di crescita, dunque, per la città dalmata.
Per il ministro della Difesa croato, Damir Krstičević, si tratta di «un giorno molto importante per la Croazia e per l’esercito croato». «Veniamo riconosciuti come un alleato e partner credibile e sono contento che l’esercito croato stia crescendo e sviluppando nuove competenze», ha dichiarato il ministro. La vice segretario generale della Nato ha invece sottolineato come «quest’accordo di cooperazione (sia) emblematico dell’approccio innovativo che gli alleati Nato e i partner stanno assumendo nel rafforzare le nostre capacità di difesa collettive».
Anche ai tempi della Jugoslavia socialista Zara aveva ospitato - tra Zaton e Petrcane (a nord del centro cittadino) - una base militare, allora specializzata nella difesa antiaerea. Aperta subito dopo la Seconda guerra mondiale, la struttura era meglio nota con il nome di “Šepurine”. Con l’implosione delle federazione, venne riconvertita dall’esercito croato in un centro di formazione per forze speciali e una pista di atterraggio da oltre un chilometro venne costruita in fretta e furia nel 1995 per permettere l’atterraggio degli aerei durante l’operazione Tempesta (Oluja) che poi portò alla vittoria croata. —
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