Sicurezza e rotatorie accendono il confronto tra gli aspiranti sindaci di San Pier d’Isonzo
In sala Bignolin faccia a faccia promosso dal Piccolo tra Zucco e D’Aronco. Tra le priorità valorizzazione del territorio e rilancio delle opere pubbliche

Da un lato la continuità, dall’altro il cambiamento. Il confronto organizzato da Il Piccolo e moderato dal giornalista della testata Piero Rauber nella sala del Consiglio comunale ha visto però Denise Zucco e Alex D’Aronco forse accomunati soprattutto da una buona dose di pragmatismo e molto fair play.
Quello dimostrato anche dai cittadini, una settantina, che hanno affollato lo spazio intitolato al primo cittadino Claudio Bignolin, la cui improvvisa scomparsa ha reso necessario tornare alle urne.

L’unico, garbato, scambio di battute sul tema della sicurezza, reso emergente dai furti a raffica nel territorio bisiaco, quando il candidato del centrodestra, e della lista Per San Pier, D’Aronco ha indicato come ricetta «l’istituzione di una sorveglianza con volontari formati». «Avrei già il nome: San Piero Angels», ha commentato la candidata del centrosinistra, sostenuta da Pd, San Piero Idee in Comune e Insieme per San Piero, sottolineando come «questo è un paese dove non si ravvisano pericoli».
Anche sul potenziamento della rete di videosorveglianza, quindi, Zucco ha espresso cautela.

Entrambi a una prima come candidati a sindaco, D’Aronco e Zucco sono stati chiamati però innanzitutto a presentarsi. D’Aronco, che in paese si sta appena trasferendo, non ha minimizzato le proprie origini gemonesi, dicendo di essere stato conquistato dallo spirito del paese, dal suo saper essere ancora comunità.
E poi a San Pier c’è genuinità anche nei piatti e nei bicchieri, secondo D’Aronco, che ha indicato nell’offerta enogastronomica, oltre che nella tranquillità e nella natura, i motivi per venire a scoprire la cittadina. Zucco ha chiarito di aver passato oltre metà della sua vita a San Pier, dove abita dal ’94 con la sua famiglia e «da scegliere anche per quanto di storico c’è», sottolineando l’esperienza quasi decennale da consigliere comunale, nell’ultimo mandato con delega alle Pari opportunità.

Rispetto alle urgenze del territorio e le azioni da realizzare entro la fine dell’anno i candidati hanno fornito una lettura simile: vanno completate le opere iniziate, a partire dalla rotatoria lungo via 25 Aprile, e messa mano alla sempre più ristretta macchina comunale.
D’Aronco all’elenco ha aggiunto un miglioramento del supporto alle associazioni, la soluzione del nodo della mensa scolastica e la necessità di affrontare «la questione della Protezione civile, un settore in sofferenza». «Tutto in sei mesi?», ha chiesto Zucco. «Noi cercheremo di accelerare», ha risposto il contendente.
I candidati sono stati poi incalzati sul tema dei servizi sanitari, visto che San Pier non ha più dall’estate del 2023 alcun medico di medicina generale e i suoi cittadini sono assistiti da un Ambulatorio sperimentale di assistenza primaria in spazi adiacenti alla farmacia.
Una questione su cui il Comune non ha ovviamente competenza diretta, ma per il candidato del centrodestra «l’ente potrà cercare di essere attrattivo mettendo a disposizione spazi per i medici e sedersi al tavolo con Asugi per cercare di trovare una soluzione».
Gli spazi necessari per Zucco potranno essere ricavati nella realizzazione di una struttura per anziani e polifunzionale nel mai edificato comparto C1 della centrale via Zanolla. Un progetto su cui la candidata sindaco e il centrosinistra puntano, parecchio, per rendere attrattivo il paese e quindi creare le condizioni per rivitalizzarne il tessuto commerciale, quasi scomparso nel centro di San Pier. D’Aronco ha ribadito di puntare sul turismo e la realizzazione di eventi per richiamare persone e dare così nuovo slancio alle attività locali.
Quanto a opere, al di là della realizzazione della rotatoria lungo l’ex Strada provinciale 1 ancora in fase di sperimentazione a distanza di oltre un anno e mezzo, D’Aronco, impiegato nell’Ufficio tecnico del Comune di San Giovanni al Natisone, ha dichiarato di puntare soprattutto a mettere in ordine la viabilità e curare il territorio con le manutenzioni necessarie. Zucco ha elencato quelle più imminenti: dalla nuova bretella tra via Montes e l’ex Sp 12 alla creazione di una nuova fermata con pensilina per il pullman in via Zanolla.
Un tema quello dei lavori pubblici che si collega con la capacità del Comune di gestire gli interventi ed erogare servizi vista la sua sempre più ridotta macchina operativa, che entrambi i candidati si sono impegnati a potenziare e riorganizzare, per quanto possibile.
Le elezioni a Monfalcone? «Non mi sento oscurata: sono candidata a San Pier e cerco di far passare cosa voglio fare nel mio paese», ha detto Zucco. «La bagarre non serve: i cittadini scelgono e non vogliono che la campagna sia un ring», ha affermato D’Aronco.
Dal pubblico sono arrivate domande sulla valorizzazione della Scuola di ceramica e l’eliminazione del rudere di piazza del Popolo, l’utilizzo dell’ex farmacia e la sicurezza di via Soleschiano, a ridosso della rotatoria con via Oberdan, ma anche se i candidati faranno il sindaco a tempo pieno o part time. «Io sarà in Municipio ogni giorno e nelle ore che rimarranno continuerò a fare la consulente aziendale», ha risposto Zucco, mentre D’Aronco non ha nascosto di voler fare il primo cittadino a tempo pieno. —
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