Elezioni rione Centro a Monfalcone: bengalesi più votati, ma il Comune è pronto a impugnare l’esito
MONFALCONE. Sono i due candidati bengalesi i più votati nelle elezioni per il rinnovo del Comitato rione centro, divenute terreno di scontro tra il direttivo uscente e il Comune per il ritardo con cui sono state programmate e la mancata inclusione di 11 candidati. La casalinga Nanzin Akter e l’operaio Abdul Malek hanno raccolto rispettivamente 452 e 447 preferenze espresse da 604 votanti, che ne potevano indicare al massimo cinque per ciascuna scheda con i nomi dei 19 candidati, rispettando però le quote di genere. Proprio la mancata comprensione della regola da parte di alcuni elettori ha portato ad alcune schede nulle (in totale 18, comprensive anche delle schede firmate dai votanti).
I residenti in centro di origine bengalese hanno comunque potuto contare sulla spiegazione delle regole della tornata scritte nella loro lingua madre. La terza più votata è risultata con 255 preferenze Annalisa Virgolin, vicepresidente uscente, davanti al presidente uscente Luciano Negri (150 voti), all’ex dipendente della Polizia di Stato Franco Acciardi (148) e all’altro vicepresidente uscente Leonardo Fragiacomo (117), che ieri pomeriggio è entrato in sede esclamando: «Ghe la gavemo fatta». Molto staccati tutti gli altri, ma il rinnovo ha comunque visto riconfermati i componenti del direttivo uscente Eddi Polo, Paolo Sluga e l’ingegnere Bruno Boico.
In base allo scrutinio effettuato ieri pomeriggio nella sede del Comitato, e aperto a chi avesse voluto esservi presente, come alcuni rappresentanti della comunità bengalese, ci sono alcune nuove entrate e sono quelle di Luigi D’Auria, già segretario di Sel Monfalcone, Luigino Francovig, Anna Maria Borri e Marisa Miculin, ma anche di Paola Barban, anche nel direttivo dell’associazione ambientalista Rosmann e nel cda del Consorzio culturale del Monfalconese, e Rita Settangelo, titolare del Dalis Bar di via Battisti.
Il nuovo direttivo si ritroverà oggi pomeriggio, ma non pare si procederà alla scelta del nuovo presidente e delle altre cariche, che, se si dovesse rispettare il voto espresso dai residenti, dovrebbero vedere una cittadina bengalese alla guida. I votanti, comunque, avrebbero potuto essere ancora di più, se chi ieri mattina si è recato nella sede del comitato avesse capito che il seggio si trovava invece all’entrata del duomo di Sant’Ambrogio. È quanto obiettato un cittadino che ieri pomeriggio è entrato nella sede, esternando il proprio disappunto.
«Non c’era un cartello sulla porta che indicasse dove si tenevano le elezioni», ha detto. «Beh, poteva chiamare me, visto che il numero di telefono invece c’è», ha osservato Negri. «La maggioranza dei votanti è stata indubbiamente costituita da cittadini stranieri – ha commentato il consigliere comunale dem Fabio Del Bello, promotore della nascita dei comitati su base rionale – e mi auguro che questo in qualche modo spinga gli italiani a tornare a partecipare».
Del Bello ieri ha notato comunque la presenza tra i votanti dell’assessore all’Ambiente Sabina Cauci, già nel direttivo del Comitato rione centro. «Mi pare singolare, visto che l’amministrazione ha preannunciato di voler mettere mano alla tornata elettorale», ha aggiunto Del Bello, ribadendo come «i Comitati di rione a Monfalcone sono libere forme associative su base di quartiere in base all’articolo 59 dello Statuto comunale e godono pertanto dell’autonomia assoluta». L’amministrazione si è riservata però di effettuare delle verifiche sulla tornata elettorale.
Riproduzione riservata © Il Piccolo