Elezioni regionali, Miletić lascia Pola e scende in campo per la presidenza
POLA Adesso è ufficiale: sarà Boris Miletić il candidato della Dieta democratica istriana (Ddi) alla carica di presidente della Regione Istriana. All'interno dello schieramento regionalista di cui è leader, Miletić ha ottenuto l’appoggio all’unanimità da parte delle sezioni dietine Polese, Rovignese, Buiese, Parentino, Pisinese e Albonese oltre che dalla presidenza della Dieta.
Della discesa in campo di Miletić, che è sindaco di Pola senza interruzioni dal 2006, si vociferava da tempo, dopo che egli stesso aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato un’altra volta per la guida della Città.
Miletić, 45 anni, laureato nel 1999 in Economia a Pola, dopo avere continuato gli studi al Levin College of Urban Affairs di Cleveland, negli Usa, al ritorno a Pola ha iniziato a lavorare all’Agenzia di sviluppo regionale di cui poi è diventato direttore esecutivo. Iscritto alla Dieta da quando era ventunenne, ne è divenuto leader nel 2014, dopo il ritiro del leader storico Ivan Jakovčić. Annunciando la candidatura alla guida della Regione, Miletić ha rivendicato i risultati raggiunti nei suoi quattro mandati da sindaco di Pola citando fra gli altri la costruzione del nuovo ospedale regionale, quella dello stadio e delle piscine coperte. In caso venisse eletto presidente della Regione, si tratterebbe dell’ennesimo esponente della Dieta, che regge la Regione praticamente fin dalla nascita dell’entità amministrativa. Il primo presidente fu Luciano Delbianco, seguito poi da Stevo Zufić, Ivan Jakovčić , Valter Flego e infine Fabrizio Radin, oggi presidente facente funzione al posto dello stesso Flego, eletto europarlamentare a metà mandato.
Resta da capire quale sarà il nome che figurerà sulla scheda elettorale di Miletić quale esponente della Comunità nazionale italiana (Cni). Alle elezioni scorse, nel 2017, era stato appunto Radin, di cui al momento non si parla. Va rilevato peraltro che con Miletić ai vertici della Dieta, i rapporti fra questa e la Cni si sono raffreddati: qualche mese fa il deputato degli italiani e vicepresidente del Sabor (il Parlamento croato) Furio Radin ha pubblicamente additato i vertici del partito di avere disatteso impegni e promesse nei confronti della componente italiana in Istria.
Il nome di Miletić si aggiunge a quello che finora era l’unico altro candidato in campo per la Regione: si tratta di Danijel Ferić, consigliere comunale del Partito socialdemocratico (Sdp), che già a dicembre è sceso in campo presentando anche la candidata a vicepresidente, Antonella Degrassi, consigliere della Città di Umago e membro dell’Assemblea della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. Una terza candidatura potrebbe aggiungersi: ci sta pensando il dissidente della Ddi Damir Kajin, espulso dal partito nel 2013 in quanto si era candidato a presidente della Regione nonostante la Ddi avesse scelto Valter Flego (uscito poi vincitore).
Sarà interessante anche vedere chi manderà in campo lo schieramento di sinistra Možemo – Possiamo, che spera in un buon risultato dopo il successo alle elezioni politiche dello scorso 5 luglio, quando al primo cimento elettorale ha conquistato quattro seggi al Sabor. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo