Elezioni regionali: il Tar esclude la Sinistra di Andolina

Respinto il ricorso della lista unitaria di Rifondazione e Comunisti italiani non ammessa dalla commissione elettorale. Nuova istanza davanti al Consiglio di Stato

Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha respinto il ricorso della Lista di Sinistra contro l’esclusione della stessa lista dalle elezioni regionali del 21 aprile, deciso dalla commissione elettorale. Una decisione presa per la mancanza di una firma del segretario regionale Kristian Franzil negli allegati previsti per il deposito della lista, che poteva contare su tutte le sottoscrizioni e i certificati elettorali nelle circoscrizioni di Trieste, Gorizia e Udine.

«I cittadini del Friuli Venezia Giulia sono defraudati di un loro diritto» è la reazione dell’esponente della Lista di Sinistra, Roberto Antonaz, dopo la decisione del Tar che ha respinto il ricorso. «I cittadini sono defraudati del diritto di dare il voto a una componente storica della regione. È un vulnus che il Consiglio di Stato deve sanare», aggiunge Antonanz, annunciando un prossimo ricorso davanti al Consiglio di Stato. «Sono scosso - continua Antonaz - si tratta di una firma, è un errore formale». Secondo il consigliere regionale la presenza o no della lista Sinistra non influirebbe nella corsa alla presidenza della candidata del centrosinistra Debora Serracchiani: «Non considero che Debora Serracchiani copra l’elettorato di sinistra».

La firma mancante alla documentazione per la lista Sinistra è «un’omissione che realizza un’ipotesi tipica per la quale la legge commina espressamente l’esclusione, escludendo qualsiasi possibilità di apprezzamento discrezionale da parte dell’ufficio elettorale». È quanto si legge nella sentenza del Tar. «La rilevata necessaria esclusione della lista circoscrizionale di Trieste - si legge ancora - ha infatti comportato il venir meno della presenza del gruppo di liste in almeno tre circoscrizioni elettorali e ne ha necessariamente determinato la non ammissione» dell’intera lista.

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