Elezioni regionali, il centrodestra ci ripensa e prepara il ricorso

Dressi: «Avviate verifiche sui verbali delle sezioni». Riccardi e Dipiazza studiano da capigruppo di Pdl e civica
Udine 22 Aprile 2013 quartier generale Tondo Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 22 Aprile 2013 quartier generale Tondo Copyright Petrussi Foto Press /turco

TRIESTE. Un po’ a sorpresa rispetto alle prima dichiarazioni post-voto, nel centrodestra si inizia a parlare di ricorso sull’esito delle elezioni. Non è una certezza, forse nemmeno un’intenzione, ma su uno scarto così ridotto, meno di 2mila voti tra Serracchiani e Tondo, gli sconfitti vogliono vederci chiaro. E Sergio Dressi, vicecoordinatore regionale del Pdl, conferma che «sono in corso alcune verifiche sui verbali delle sezioni per appurare se ci sono stati macroscopici errori di attribuzione che possano motivare un eventuale ricorso».

C’è tempo fino al 24 maggio, è emerso ieri nell’incontro di minoranza a Udine, il primo dopo la battuta d’arresto alle regionali. Con Dressi e Isidoro Gottardo, coordinatore del Pdl, c’erano Roberto Dipiazza per Autonomia responsabile, Matteo Piasente per la Lega, Leonardo Zappalà per l’Udc, Ernesto Pezzetta per La Destra e Alessandra Battellino per i Pensionati. Grandi e piccoli naturalmente anche con Renzo Tondo, il primo a escludere, la sera stessa dello scrutinio, l’ipotesi ricorso. «Nulla è cambiato da allora nella posizione del presidente uscente – fa sapere Dressi –. L’iniziativa partita dalla Lega, cui abbiamo aderito, è un dovere nei confronti dei cittadini, un passaggio serio che non intende contestare al momento l’elezione di Serracchiani». Finite le verifiche, aggiunge ancora il vicecoordinatore, «ci muoveremo nell’unico caso in cui i conteggi dimostrino che andavano attribuite a Tondo altre 2.500-3mila schede. Quello che per ora possiamo dire è che risultano molte interpretazioni diverse da seggio a seggio e da presidente a presidente».

Nell’attesa che l’opzione ricorso e potenziale “ribaltone” venga archiviata o diventi un clamoroso tempo supplementare delle regionali 2013 in Fvg, il centrodestra risponde positivamente alla proposta di Gottardo di costituirsi come forza di coalizione compatta in Consiglio regionale. Solo il Carroccio ha chiesto qualche giorno di tempo prima di sciogliere la riserve: Piasente lo farà prima della seduta d’esordio della rinnovata assemblea di piazza Oberdan. Nel caso di soluzione unitaria, la norma, è stato spiegato dal Pdl agli alleati, prevede un “portavoce”, ruolo che, è ormai certo, sarà di Renzo Tondo. Nulla di concreto, dato che l’ex governatore, non avrà diritto a segreterie o altro, ma, dal punto di vista dell’immagine, l’alleanza si riconfermerà tale pure all’opposizione. Tra le novità di giornata anche la conseguente iscrizione di Tondo, quale leader della minoranza, nel gruppo Misto, lì dove siederà anche Giovanni Barillari, l’unico consigliere dell’Udc che ha conquistato un seggio. Quanto ai capigruppo di Pdl e Autonomia responsabile pare si vada verso la “promozione” degli eletti più votati: Riccardo Riccardi per il Pdl (ma spunta anche Marini) e l’ex sindaco di Trieste Dipiazza per la civica Autonomia responsabile. (m.b.)

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