Elezioni, a Udine la sfida finale tra Fontanini e Martines

Oggi il ballottaggio per scegliere il sindaco. Attesi al seggio anche i cittadini di Sacile. Urne aperte fino alle 23

UDINE Vincenzo Martines contro Pietro Fontanini. Tutto in una domenica (come pure a Sacile tra Alberto Gottardo e Carlo Spagnol), dalle 7 alle 23, nel ballottaggio che, comunque vada, darà a Udine un nuovo sindaco. Dopo i due mandati di Furio Honsell, non più ricandidabile, il centrosinistra ha scelto la linea della continuità con l’esponente del Pd che in città ha già fatto il vicesindaco, prima di Sergio Cecotti, poi dello stesso ex rettore. Il centrodestra si affida invece al presidente della Provincia uscente, già sindaco di Campoformido e parlamentare. Ce la facesse, sarebbe il secondo sindaco della Lega nella storia di Udine, giacché Cecotti, nel 1998, era sostenuto anche dal Carroccio. Il centrosinistra, nel capoluogo friulano, ha una tradizione nettamente favorevole, ma stavolta il centrodestra ha chiuso in vantaggio il primo turno.

A Udine Fontanini costringe Martines al ballottaggio

Lo scorso 29 aprile Fontanini, che ha il supporto dei partiti (Lega, Forza Italia e Fdi), di Ar e di Identità civica, ha messo in fila 18.619 voti (41,5%). Martines (Pd, Innovare, SiAmo Udine con Martines e Udine sinistraperta) insegue con oltre 2.500 preferenze in meno (16.095, 35,9%). La rimonta è possibile? Il centrosinistra ci crede pur senza essere riuscito a chiudere accordi con nessuno dei candidati fuori dai giochi: Maria Capozzi del M5S, l’ex assessore della giunta Illy Enrico Bertossi, l’autonomista Andrea Valcic e i candidati di estrema destra Stefano Salmè (che al ballottaggio sosterrà Fontanini) e Luca Minestrelli.

La convinzione degli uscenti è di poter far valere la rete di relazioni costruita in vent’anni di governo cittadino. Dall’altra parte il centrodestra sogna il colpaccio che segnerebbe la conquista dell’unica grande città della regione non ancora controllata. C’è ottimismo, visto il risultato di due settimane fa, ma anche preoccupazione per un possibile calo dell’affluenza (il 29 aprile ha votato il 57,2% degli aventi diritto). Fontanini e partiti sono preoccupati pure dalla concomitante adunata degli alpini a Trento, oltre che dalla trasferta dell’Udinese a Verona, eventi che potrebbero distrarre qualche elettore.

La Regione, tramite il Servizio elettorale, ha fatto sapere ieri pomeriggio che i 118 seggi elettorali di Udine e Sacile sono stati regolarmente costituiti. Tra le 7 e le 23 di oggi saranno pure aperti gli uffici comunali competenti per il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati in caso di deterioramento, smarrimento o furto dell’originale. Lo scrutinio inizierà alla chiusura dei seggi.

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