Elettra in campo per il Sincrotrone iraniano

Venerdì la firma dell’accordo per la realizzazione del Laboratorio a 150 chilometri da Teheran

Trieste istruirà il personale iraniano e svilupperà la comunità degli utenti del Sincrotrone di terza generazione che sta per essere realizzato a Qazvin, a circa 150 chilometri a Nord-Ovest di Teheran. È lo scopo dell’accordo che sarà firmato venerdì alle 12 nel Salone di rappresentanza della sede della Regione di piazza Unità. Le parti contraenti saranno Elettra Sincrotrone Trieste e l’Institute for research in fundamental sciences (Ipm) di Teheran. L’intesa sarà sottoscritta, alla presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani, da Alfonso Franciosi presidente e amministratore delegato di Elettra Sincrotrone Trieste e da Javad Rahighi direttore dell’Ilsf. Saranno presenti anche Vahid Ahmadi e Reza Mansouri del ministero iraniano della Scienza, della ricerca e della tecnologia.

Javad Rahighi, che è direttore dell’Ilsf e professore di Fisica sperimentale alla School of Particles and accelerators, Institute for research in fundamental sciences (Ipm) di Teheran, ha visitato Elettra Sincrotrone lo scorso novembre e in quella occasione ha presentato il progetto Ilsf e dato sostanziale avvio alla collaborazione. Il professor Rahighi è anche chair del Training advisory committee di Sesame (Synchrotron-light for Experimental science and applications in the Middle East), il Sincrotrone costruito in Giordania con la cooperazione scientifica di diversi Paesi (fra cui l’Iran) e sostenuto – fra l’altro – dalla collaborazione dell’Italia. Rahighi nell’occasione aveva visitato diverse linee di luce di Elettra specializzate in diverse tecnologie e applicazioni, come ESCAMicroscopy, Nanospectroscopy, TwinMic, Xpress-Xrd2, Exafs e Xrf, accompagnato dai responsabili delle stazioni sperimentali. Non è mancata la visita al laser a elettroni liberi Fermi, una scommessa vinta dalla comunità scientifica italiana, e la presentazione di Kyma, nata da uno spin-off di Elettra e oggi leader mondiale nella produzione di ondulatori, cuori tecnologici delle sorgenti di luce.

La questione è stata anche al centro degli incontri che la governatrice Serracchiani ha avuto a gennaio in occasione della sua visita in Iran. Allora sono state poste le basi per l’accordo che sarà firmato venerdì a Trieste ed è stata anche trattata l’apertura di un laboratorio gestito dall’Iran all’interno del Sincrotrone di Basovizza. (s.m.)

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