Electrolux salva, firmato l’accordo a Palazzo Chigi

Nessun esubero e niente chiusura degli impianti (compreso Porcia) in cambio di incentivi e flessibilità (su ferie e permessi sindacali)
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse.15-05-2014 Roma.Firma dell'accordo per Electrolux a Palazzo Chigi.Nella foto Matteo Renzi, Maurizio Landini, Debora Serracchiani, Graziano Delrio..Photo Fabio Cimaglia / LaPresse.15-05-2014 Rome (Italy).Signing of the agreement for Electrolux at Palazzo Chigi.In the photo Matteo Renzi, Maurizio Landini, Debora Serracchiani, Graziano Delrio
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse.15-05-2014 Roma.Firma dell'accordo per Electrolux a Palazzo Chigi.Nella foto Matteo Renzi, Maurizio Landini, Debora Serracchiani, Graziano Delrio..Photo Fabio Cimaglia / LaPresse.15-05-2014 Rome (Italy).Signing of the agreement for Electrolux at Palazzo Chigi.In the photo Matteo Renzi, Maurizio Landini, Debora Serracchiani, Graziano Delrio

Gli operai polacchi non fanno più paura. L'accordo per Electrolux firmato ufficialmente a palazzo Chigi, alla presenza del premier Matteo Renzi, esclude delocalizzazioni e licenziamenti e garantisce 150 milioni di investimenti nei quattro stabilimenti di Porcia (Pordenone), Susegana (Treviso), Solaro (Milano) e Forlì che danno lavoro a oltre 6 mila persone fino al 2017. Le istituzioni contribuiscono con la decontribuzione dei contratti di solidarietà e agevolazioni per la ricerca, i sindacati accettano invece più flessibilità, in particolare sulle ferie, aumenti della produzione e un taglio dei permessi sindacali del 60%. Questo esito non era scontato. Da quando l'azienda ha aperto un'indagine sulla competitività degli impianti italiani c'è stato un braccio di ferro fatto di proposte shock come quella di Unindustria Pordenone per ridurre i salari, di scioperi per oltre 150 ore e di tensioni, anche tra le istituzioni e nel fronte sindacale. «Siamo molto felici di questo risultato per il quale ringraziamo azienda e lavoratori», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio dopo la firma.

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