Electrolux, pesa la pandemia: la crisi colpisce Europa e Usa

Perdita nel secondo trimestre di 14 milioni di euro con i ricavi che cedono il 20%. Il Ceo Samuelson: «Impossibile fare previsioni sul resto dell’anno»
De Polo Susegana Uscita Lavoratori Eletrolux
De Polo Susegana Uscita Lavoratori Eletrolux

TRIESTE. Il gruppo svedese di elettrodomestici Electrolux va in rosso nel secondo trimestre subendo in modo pesante l’impatto della pandemia. La società annuncia una perdita di 141 milioni di corone (14 milioni di euro), contro l’utile di un miliardo di corone di un anno fa. I ricavi cedono del 20% a 23,5 miliardi di corone. Electrolux, leadee mondiale del settore, realizza il 38% del giro di affari in Europa e il 36% in America del Nord. Già all’inizio di luglio il gruppo aveva preannunciato un secondo trimestre in rosso.

Tra marzo e maggio «abbiamo subito un calo significativo dei volumi nella maggior parte del mondo a causa della pandemia. Con il venir meno delle restrizioni la domanda è risalita a giugno anche se son ritmi regionali differenziati», sottolinea l’amministratore delegato Jonas Samuelson. In certe regioni, in particolare nei Paesi europei «il ritmo della ripresa è stato più rapido». La discesa delle vendite è stata del 15% in Europa, del 17% in America del Nord e del 12% in Medio oriente e Africa. In picchiata l’America Latina (-41%). In prospettiva il gruppo si mostra prudente e per la fine del 2020 continua a prevedere una «domanda negativa» nella maggior parte dei suoi mercati.

«La pandemia di coronavirus colpisce tutti noi, personalmente e professionalmente. Durante i mesi da marzo a maggio, abbiamo assistito a significativi cali di volume. La domanda è aumentata a giugno, anche se il ritmo della ripresa varia notevolmente da una regione all'altra. In alcuni mercati, come molti paesi europei, il ritmo di ripresa nell'ultima parte del trimestre è stato più veloce del previsto», sottolinea il Ceo. Il gruppo peraltro considera «incoraggiante» una crescita organica del 3%.

Per affrontare l’emergenza pandemia Electrolux accelera su «efficienze strutturali per rafforzare la nostra competitività in termini di costi nel lungo termine». La pandemia ha rallentato una serie di investimenti strategici come il potenziamento della produzione negli Stati Uniti.

La diffusione della pandemia-per i vertici Electrolux- crean «uno straordinario grado di incertezza su quale sarà l’impatto sulla domanda globale per la seconda metà dell'anno». Ciò dipenderà da diversi fattori come «l'estensione di ulteriori misure restrittive e l'efficacia dei massicci pacchetti di stimolo per sostenere fiducia e domanda dei consumatori. Tuttavia, per l'intero 2020 continuiamo ad aspettarci una domanda negativa nella maggior parte dei nostri mercati principali».

Nell’analisi di Electrolux «l'aumento del tempo trascorso a casa a causa della pandemia ha rapidamente cambiato il comportamento dei consumatori. L'importanza di apparecchi di alta qualità diventa più evidente. Vediamo i consumatori prestare maggiore attenzione alla salute e all'igiene e ciò significa che vi è una crescente necessità di prodotti che possano favorire il benessere come aspirapolvere, depuratori d'aria e d'acqua, lavapiatti e lavatrici.

Infine, i consumatori sono diventati più digitali e gli acquisti online stanno crescendo in modo significativo: «Questi cambiamenti nel comportamento dei consumatori rafforzano la nostra strategia», conclude Samuelson. —

Pcf.
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo