Elbow Strike al Tetris con l’album di debutto

Il gruppo triestino presenta “Planning great adventures”: 11 pezzi di rock potente scritti da Chris T Bradley in Thailandia
Di Elisa Russo

TRIESTE. Domani alle 21.30 i triestini Elbow Strike presentano il loro album di debutto al Tetris di Trieste. Il progetto nasce da Chris T Bradley, songwriter giramondo, nato a Trieste nel 1972 da madre inglese e padre italiano.

Il cd è uscito per la Go Down Records e s’intitola «Planning Great Adventures». Dopo il concerto, la serata continua con il dj set di Amorth. Gli Elbow suoneranno anche il 5 gennaio a Treviso, nell’ambito del Go Down Fest, con The Sade.

Composto in gran parte in Thailandia, per essere poi completato a Trieste e masterizzato a The Vault Mastering Studios di New York, «Planning Great Adventures» è un disco rock in cui la potenza si incontra con la melodia. Tra i riferimenti ci sono band come Clutch, Foo Fighters, Raging Slab, Alice in Chains, Soundgarden. Ospiti del disco sono E1Ten, artista olandese e cantante dei Gotcha AllStarz! e Marc “Swazi” Sokpolie (Track Addicts).

Accompagnano Bradley: Marco Mattietti alla batteria, Simone Rosani al basso e voci, Andrea Abbrescia alla chitarra e Jakob Scek alla chitarra e voci. Hanno collaborato alla realizzazione del cd: Nicola Ardessi che ha registrato l’album e suonato l’organo hammond, Francesco Bardaro (ha registrato il brano «Elbow Strike Mofos» al Track Terminal Studio), Ilija Kalc e Marco Liziero suonano alcune chitarre e Daniele Busato il banjo; Massimo Milazzo ha disegnato la copertina.

Tre anni di lavoro per dare luce a questo disco: 11 canzoni di rock potente che spazia dallo stoner all’hard rock, dal grunge al southern rock. Il cd è disponibile a Trieste da TecnoMusic, Via di Torre Bianca 39 e da Blockbuster Village di Via Oriani 5 (oppure si può ordinare sul sito www.elbow-strike.com).

Nel passato di Bradley, concerti a Las Vegas, Seattle, Miami, Santa Monica, San Francisco… Dopo tanto suonare e girovagare, un ritorno in città: «Sentivo di dover mettere la mia energia in qualcosa di positivo. La musica è la mia vita. Mi sono reso conto che a Trieste non avrei mai potuto scrivere un disco, anche se è una città bellissima. Quindi sono andato in Thailandia e lì ho scritto. Dopo sei mesi sono tornato qui con le idee chiare. Con Mattietti (caro amico e grande batterista, persona molto importante per questo progetto) ho cominciato a dare una forma al disco. Abbiamo provato vari chitarristi, fino a trovare Abbrescia, chitarrista davvero particolare. A livello di tecnica, gusto e originalità è eccezionale. Rosani è un bassista fantastico, molto tecnico (ha suonato con i Madsword). Poi c’è Scek, l’ultimo arrivato e il più giovane della band, molto talentuoso visto anche la giovane età. Con Trieste ho un rapporto di odio e amore. Una cosa positiva è che c’è tanta gente brava a suonare: è senz’altro una città di artisti. Il mio domani, però, lo vedo altrove».

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