“El morbin de Trieste” spopola sul web

Già 6.800 iscritti per il gruppo Facebook dedicato al «divertimento patoco». Fan in Brasile, Usa e Perù

El “morbin” fa proseliti e viaggia sul web. Vanta già oltre 6.800 iscritti il gruppo facebook “Morbin de Trieste”. Online da luglio, sta conquistando sempre più anche i non triestini “patochi”, che confessano di divertirsi un mondo nel seguirlo, anche se a volte costretti a leggere i post con accanto un dizionario....

«L'idea – spiega uno dei fondatori, Marino "Morbin" - è nata per caso ed è maturata da sola, man mano che crescevano gli amici. Nessuno scopo se non quello di divertire e far divertire mettendo al bando, con un'attenta opera di pulizia da parte degli amministratori, politica e polemiche, che non trovano cittadinanza a “Morbinopoli”. Si sono iscritti al gruppo seguendoci giornalmente persone di tutti i tipi: in prevalenza triestini, ma anche da Brasile, Australia, Regno Unito, Arizona, Perù. E ci stiamo allargando alle comunità degli italiani in Slovenia e Croazia e più in generale all'estero.

Tra questi, Alda Wald Smith, che scrive in dialetto dall'Arizona, mentre Luca Morbin – è il suo vero cognome - abita in Brasile. Non sfugge alla regola nemmeno una delle instancabili amministratrici, Ivana Venturin che, pur veneta, si identifica nel gruppo. Sono padovana – spiega -, ma amo tutto di Trieste e il gruppo mi ha adottata. Il successo si deve al fatto che anche un "wiz" ha il potere di far sentire più vicino a casa chi è lontano. Non ci aspettavamo un tale risposta, ma a monte c'è il grande lavoro delle tante persone che promuovono il gruppo e lo amministrano».

«Penso che chi si è iscritto voglia evadere, anche se per poco e con poco: di una sana risata abbiamo tutti bisogno». Le fa eco Emilio Comici. «Per me Trieste è il morbin, carattere unico di questa meravigliosa città. Il gruppo mi permette di sentirmi “pien de morbin” anche se sono a Torino». «Vivendo a Rimini per lavoro – aggiunge Luca Pietropaolo - scrivere in dialetto è un modo per sentirsi più vicini». «Abitando in Inghilterra – conclude Vivi Germ - posso sentirmi più vicina alla mia città». Il primo incontro del gruppo, tenuto al Cafechoc di via Giulia, ha visto proclamare la vincitrice del concorso per il motto di spirito che ha ottenuto più mi piace: Fulvia Coupè, che ha ricevuto una T-shirt con la sua frase "Chi xè nato triestin xè nato col morbin" offerta da Agorà.

Sotto le feste al giardino pubblico Babbo Natale ha incontrato i bambini per donare dolciumi e ricevere le loro letterine. Nell'occasione sono state premiate le vincitrici di altri tre concorsi: per la poesia in dialetto più bella vinto da Alida Suber (“L'infanzia”), per la realizzazione di un disegno che rappresentasse "el morbin" e per la foto del piatto tipico più invitante (la jota) «robe bone fa morbin», vinti da Ferdinanda Braz. Ieri in giardino i bambini accompagnati da un adulto intoneranno «I tre re" per mantenere viva la tradizione dell'Epifania triestina e oggi alla stessa ora è prevista la Befana e vuoterà la calza piena di doni.

Gianfranco Terzoli

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