Effetto meteo, vendemmia in calo del 9%
«Sarà inferiore del 9% rispetto allo scorso anno, la produzione di vino in Fvg». Le stime, «quasi consolidate» di Ismea e Unione Italiana Vini, sono state riferite ieri da Confagricoltura regionale. In regione si stima una produzione di 975 mila ettolitri contro i 1.073 della scorsa vendemmia. Se le difficoltà dell’annata sono riconosciute in modo unanime, il Collio grazie anche alle peculiarità di un territorio collinare reclama una produzione quasi in linea con quella degli anni precedenti.
«È sotto gli occhi tutti che la 2014 non è una vendemmia facile - osserva Claudio Cressati, presidente regionale di Confagricoltura -. Il meteo non favorevole in tutta la Penisola ha creato terreno fertile per gli attacchi di patogeni, peronospora, botrite e marciumi soprattutto, e questo ha indotto le aziende ad aumentare il numero di trattamenti in campo, con un notevole innalzamento dei costi di produzione a loro carico».
A dispetto del clima inclemente, aggiunge il presidente di Confagricoltura, la sapienza dei produttori nostrani ha impedito che le conseguenze fossero ancor più gravi: «In una situazione così critica la maggior parte dei nostri viticoltori ha mostrato preparazione e tempestività negli interventi, contenendo i danni fitoiatrici. Infatti in Italia la media di diminuzione si colloca sul 15%». A livello qualitativo si segnala un grado zuccherino mediamente minore (ma c’è la possibilità di intervenire per aumentarlo), più vicino alla richiesta attuale dei consumatori, con buoni profumi grazie alle acidità e alle basse temperature e un po’ meno grassi in bocca».
Robert Princic, presidente del Consorzio di tutela vini Collio Carso, dipinge un ritratto meno drammatico per l’area di sua competenza: «Non me la sento di dare un dato definitivo perché, di fatto, ancora non ce l’ho - dichiara -. I numeri precisi li sapremo soltanto nei prossimi mesi». Ciononostante «in base a quello che sento in giro dovremmo essere più o meno sui livelli dell’anno scorso. Nei terreni in cui il livello sanitario è rimasto buono forse c’è anche qualcosetta in più. Parliamo in ogni caso di scostamenti minimi, e di certo quella del 2014 non è annata abbondante».
Andando a toccare con mano l’andamento della vendemmia, Princic rileva «forti differenze da vigneto a vigneto». «In collina dobbiamo essere contenti - prosegue -, anche assaggiando i vini possiamo dire che c’è un buon livello qualitativo, più che interessante». Dal punto di vista della quantità, ribadisce, «devo dire che comunque dovremmo attestarci sulle produzioni dell’anno precedente». Sempre in base alle «percezioni sul territorio» il presidente conferma che qualche azienda penalizzata c’è stata, mentre altre mantengono il livello. «Nel complesso confermiamo le previsioni vendemmiali - conclude -, a dispetto dell’annata complessa. Ma questa è soltanto la conferma del fatto che i produttori bravi emergono nelle annate difficili».
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