Edilizia, fallite Socredil e Cieffe In liquidazione il consorzio Catea

È in liquidazione la più grande società di costruzioni della provincia. Catea, il consorzio artigiani edili con sede a San Dorligo della Valle, la più importante realtà del settore anche in termini di fatturato, chiude dopo oltre 40 anni di attività. Due delle sei aziende consorziate, la Socredil e la Cieffe, sono fallite. E un consorzio artigiano a responsabilità limitata non può essere formato da meno di sei soggetti.
«Il consorzio si avvaleva del lavoro di 150 dipendenti», spiega Stefano Zuban, presidente di Catea: «Le quattro società rimaste (Pittini, Pascon, Bi Zeta e Cerbone) continueranno a lavorare singolarmente, ma è ovvio che senza la realtà del consorzio le possibilità di aggiudicarsi appalti e lavori di un certo impegno sono minori». Alle decine di dipendenti che perderanno il lavoro si aggiungono i piccoli artigiani e professionisti che ruotavano intorno a Catea: impiantisti, fabbri, pittori, serramentisti, elettricisti. «La situazione nel settore a Trieste è drammatica – dice Zuban – tenendo conto che in questo comparto si calcola che per ogni dipendente che perde il lavoro restano a piedi altre 3,8 persone».
Catea può vantare tra i suoi lavori la realizzazione del parcheggio di piazza Vittorio Veneto, una parte della costruzione del Rocco, il campo per i campionati europei di rugby e quello di calcio del Sant’Andrea, grandi infrastrutture cittadine. Ora con Siram sta costruendo il reparto di Medicina nucleare di Cattinara. «Il consorzio va in liquidazione senza debiti – precisa Zuban, che parla anche in qualità di liquidatore – coi conti in ordine».
La Costruzioni edili Cieffe Snc è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Trieste il 10 dicembre scorso. La curatela è stata affidata all’avvocato Nicola Cannone. La società di costruzioni restauri e edilizia Socredil srl è fallita invece il 22 gennaio. Nominato curatore fallimentare l’avvocato Massimo Simeon. La Socredil dell’ingegnere Alessandro Luci due anni fa aveva vinto all’asta villa Maria in vicolo Scaglioni, con l'immenso parco che ispirò le tavole di Piero Marussig. Dallo scorso giugno la società era stata data in affitto di azienda alla Vince Srl del gruppo Zorutti.
La Cieffe, amministrata dai geometri Claudio Adamic e Fabio Piccoli, era nata nel 1985. Tra i suoi lavori più importanti il posizionamento delle reti e delle più imponenti antenne della Telecom e poi della Tim.
La fine di Catea, che fino a pochi anni fa poteva avvalersi di un settimo consorziato, e il fallimento di due così importanti società di costruzioni segnano un ulteriore brutto colpo per l’edilizia a Trieste. Una mazzata che sottolinea la grave crisi del comparto. Gli investimenti da parte di pubblici e privati sono scesi rovinosamente. Dal 2008 in provincia hanno chiuso 70 imprese (29 solo lo scorso anno) e 700 operai hanno perso il lavoro. Basta vedere i dati della Cassa edile: dai 2.789 lavoratori del 2008 ai 1.959 del 2012.
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