Ecco la mazurka klandestina lungo il confine che non c’è più

Balleranno ancora una volta per tutta la notte sulla linea di confine gli amanti della “Mazurka klandestina”, giunta alla sua settima edizione.
Il ritrovo per questo evento spontaneo, nato dalla semplice passione per la danza di un gruppo di amici, è stasera alle 22 in piazza Transalpina.
Un numero imprecisato di coppie di ballerini si esibirà nella variante francese della mazurka ma anche in altri balli di coppia. «Il tutto in un’atmosfera intima e raccolta, per instaurare una relazione d’ascolto con chi ci circonda», commenta Alessia Ferk, una degli organizzatori che compare sull’evento dedicato e diffuso su Facebook.
Tutto si sviluppa infatti sui social e con il passaparola. Anche questa volta l’invito è così aperto a tutti quelli che vorranno partecipare. Dopo Piazza Transalpina, i ballerini faranno tappa, come nelle precedenti edizioni, sul valico del Rafut e in piazza Vittoria per poi approdare in Castello dove aspetteranno l’alba. Una bella maratona, tutto sommato, che ha altri aspetti oltre a quelli ludici. «Ci teniamo a lasciare tutto pulito. Ognuno di noi si porta le proprie bottiglie e i propri bicchieri. E niente alcol. Per chi vorrà partecipare, il messaggio è quindi di avvicinarsi con rispetto ai luoghi che andiamo a visitare», aggiunge Alessia. Insomma un evento dinamico ma anche all’insegna della tranquillità, a cui hanno già dato conferma di adesione anche persone provenienti da altre regioni. Il leit motiv della manifestazione è quello degli anni precedenti: “Imagine there’s no countries. It isn’t hard to do”, come diceva John Lennon nella sua celebre canzone. Si vogliono insomma superare le barriere, quelle di un tempo e quelle che ancora persistono. Quest’ultimo aspetto rende veramente originale l’evento goriziano, dato che di mazurke clandestine in Italia ce ne sono parecchie e da diversi anni, ma nessuna tra due diversi Paesi.
Così adesso sull’ex confine adesso si balla. L’importante non è da che parte, ma andare a tempo. L’idea si è sviluppata contando sulla particolarità degli spazi che attraversano Gorizia e Nova Gorica, per generare una sorta di contaminazione silenziosa della due città. Oltre alle mazurke da tempo si svolgono in tutto il mondo dei ritrovi di tango clandestino, con un’organizzazione che presenta più o meno le stesse modalità. Un modo per riappropriarsi dello spazio e della notte, in un modo piuttosto libero e improntato alla convivialità.
Ma se il Tango affascina facilmente gli animi, a parlar di mazurke l’immaginazione porta soprattutto a coppie di anziani e sagre di paese. Invece c’è un altro aspetto da considerare. In Francia, ad esempio, le danze popolari si imparano in tenera età e si ballano spesso. Da noi questo non succede e con eventi come quello di oggi si tenta di riavvicinare i giovani a qualcosa che rischia di scomparire. —
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