Ecco la casa dell'Apoxyomenos: inaugurato il museo

La sede permanente per la statua bronzea ellenistica. Alla cerimonia presente anche la presidente della Croazia Kolinda Grabar Kitarovic
Davanti al Bronzo di Lussino nel Museo anche Kolinda Grabar Kitarovic (foto da vecernji.hr)
Davanti al Bronzo di Lussino nel Museo anche Kolinda Grabar Kitarovic (foto da vecernji.hr)

LUSSINO E' stata finalmente inaugurata la "casa" del Bronzo di Lussino, situata in uno degli edifici più antichi del capoluogo dell'isola, palazzo Quarnero, costruito nel XIX secolo. La cerimonia d'inaugurazione del Museo dell'Apoxyomenos si è tenuta nella serata di sabato 30 aprile e ha avuto per madrina d'eccezione la presidente della Croazia, Kolinda Grabar Kitarovic, presente assieme a diversi ministri del governo Oreskovic e alle massime autorità di Lussinpiccolo e della Regione quarnerino - montana.

Nel dichiarare ufficialmente aperto il museo che ospita l'inestimabile statua bronzea, il capo dello Stato ha affermato che l'Apoxyomenos è diventato parte integrante dell'identità di Lussinpiccolo e dell'Adriatico, come avvenuto con altri manufatti antichi che rappresentano altrettanti simboli di varie città. "Questa istituzione museale - ha detto Grabar Kitarovic - è la migliore conferma dell'eccellenza croata sul proscenio culturale europeo. Voglio ricordare che la persona cui va ascritto il merito maggiore per la realizzazione di questo progetto è l'ex ministro della Cultura, Bozo Biskupic, che ha appoggiato gli sforzi del sindaco lussignano Gari Cappelli e di altre personalità affinchè l'Apoxyomenos avesse dimora in questa città. Investire nella cultura non rappresenta alcuna spesa, bensì un investimento per lo sviluppo e il nostro futuro", ha concluso la presidente invitando i lussignani a "essere orgogliosi del vostro Bronzo e averne cura nella maniera più appropriata".

L'eccezionale scoperta archeologica, un atleta alto 192 centimetri e del peso di 300 chili, rimasto in fondo al mare per oltre duemila anni e riemerso dalle acque dell'isoletta lussignana di Oriule Grande, è ora sistemato nell'edificio di Riva Capitani lussignani, restaurato su progetto degli architetti fiumani Idis Turato e Sasa Randic. Vi si può entrare in gruppo, non più di 20 persone alla volta: sono quattro piani che annoverano diversi ambienti, un percorso stupendo prima dell'incontro vero e proprio con l'opera ellenistica, venuta alla luce nel II o nel I secolo avanti Cristo. La stanza che ospita la statua non è l'ultima tappa: si può anche salire sul tetto del palazzo e godere di una vista mozzafiato su buona parte del Quarnero e una porzione dell' Istria.

Da rilevare che la cerimonia è stata caratterizzata da un incidente: al governatore della Regione quarnerino - montana, Zlatko Komadina, è stato impedito - prima dell' apertura ufficiale - di visitare il museo assieme a Grabar Kitarovic e al sindaco Cappelli. Komadina ha reagito, abbandonando la cerimonia: "Il protocollo prevedeva la mia presenza assieme a quella del capo dello Stato - così Komadina - invece non mi hanno lasciato passare. E dire che che ho fatto di tutto, assieme alla mia amministrazione regionale, perche' l'Apoxyomenos tornasse nella sua Lussino".

Riproduzione riservata © Il Piccolo