Ecco il progetto milionario che trasformerà parte di Cittavecchia

TRIESTE A giorni sarà bandita la gara per scegliere chi redigerà il progetto definitivo-esecutivo destinato a trasformare il grande corner formato da via del Teatro Romano, via Crosada, casa Francol. Un angolo di pregio ai piedi del colle che porta a San Giusto: scavi archeologici, la più antica chiesa triestina (San Silvestro), la più importante architettura barocca cittadina (Santa Maria Maggiore). Il Comune intende demolire la scala che collega le due chiese a via del Teatro romano, vuole restaurare casa Francol e costruire un edificio adiacente ad esso al fine di adibire i due stabili a case-vacanze dotate come minimo di 21 unità abitative da affittare ai turisti. Davanti a casa Francol e alla sua futura pertinenza si apriranno una piazza e uno spazio verde, frutto della risistemazione di via Crosada e dell’ex parcheggio comunale.
Dalla nuova piazza e dal nuovo spazio verde si dipartirà un camminamento lungo il quale si salirà verso le due chiese: non si esclude l’installazione di un ascensore, ma dipenderà dalle risorse disponibili. Questa riqualificazione “confinerà” con gli scavi archeologici condotti a cura della Soprintendenza, per cui si andrà a configurare un percorso culturale composito, nel quale si inseriranno vari strati storico-architettonico-urbanistici della città.
La giunta, su proposta dell’assessore Elisa Lodi, ha detto sì al progetto di fattibilità elaborato da un professionista esterno, l’architetto Fulvio Urbano Bigollo. Si tratta di un project financing pubblico-privato che prevede un investimento complessivo di quasi 4,5 milioni di euro: un terzo spetta al Comune, due terzi al partner privato. L’iter è piuttosto articolato, per cui sarà la primavera 2020 a svelare chi farà le opere edili e chi le gestirà: il cronoprogramma, indicato da Bigollo nella relazione tecnica, suggerisce tutto compreso (bando, gara, progetto, lavori, collaudo) un arco temporale di 38 mesi. Oltre tre anni di attività, finis nel 2022 inoltrato. Sarà necessario anche un passaggio in Consiglio comunale, per legittimare l’operazione Francol con un’apposita variante urbanistica.
Il rapporto tra pubblico & privato verrà normato attraverso una concessione, la cui durata dipenderà dalle proposte che saranno presentate dagli offerenti. Casa Francol si sviluppa, compreso il piano soffitta, su cinque livelli per un totale di circa 1180 metri quadrati. Il piano terra, databile XVI secolo, ospiterà un antiquarium dedicato ai reperti provenienti dal vicino scavo. Poi ogni piano avrà cinque monolocali di diverse dimensioni (25, 28, 31, 40 metri quadrati). All’originaria costruzione si aggiungerà sulla cosiddetta “Umi 13” un nuovo edificio di 370 metri quadrati su quattro piani più una terrazza sulla copertura: ogni piano conterrà due monolocali, da 28 e 35 metri quadrati, dotati di logge da 3,30 mq. Si parla anche di tariffe: in alta stagione la forbice corre da 60 a 145 euro al giorno. L’area verde dirimpettaia godrà di un’ampiezza di 650 metri quadrati.
Il preventivo-costi assegna quasi 2 milioni a casa Francol, oltre 900 mila euro a “Umi 13”, 260 mila euro al verde, circa 150 mila euro agli scavi archeologici. —
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