Ecco il dinosauro Kan, predatore carnivoro
Adesso è Gemina che dice “si può fare”. Che prova a mostrare a tutti come il Villaggio del Pescatore, con la sua preziosa lente fossilifera in cui da milioni di anni dormono i fratelli di Antonio, l'adrosauro nostrano estratto negli anni '90 e attualmente in mostra al museo di Trieste, possa e debba diventare il “paese dei dinosauri”. Una piccola Jurassic Park incastonata nel golfo giuliano capace di attrarre migliaia e migliaia di visitatori, creare economia, offrire opportunità lavorative. Il progetto è semplice: basta individuare un'area, allestire una struttura coperta o sfruttare quelle inutilizzate già esistenti e infilarci dentro un numero di reperti paleontologici quanto più possibile ampio, così da realizzare il primo museo dei dinosauri del mare, visitabile dal pubblico. Fuori, en plein air, gli esperti potrebbero invece condurre le ricerca di altri giganti terrestri, aggredendo la lente fossilifera: in tal caso la campagna si autofinanzierebbe grazie ai proventi del ticket.
Insomma, un sistema per Flavio Bacchia della società triestina Zoic (propostasi per il prestito degli esemplari provenienti da tutto il mondo) e componente di Gemina, economicamente sostenibile. Ebbene, per dimostrare che questo sogno può davvero diventare reale, la cooperativa allestirà a breve la preparazione dal vivo di un nuovo dinosauro, ribattezzato Kan, che tutti potranno osservare. Dopo aver scandagliato ogni peculiarità dei grandi mammiferi erbivori come Antonio e Laura, Bacchia proporrà al pubblico di addentrarsi nel mondo dei predatori carnivori, appunto rappresentato da Kan. Un bestione che, una volta assemblato, raggiungerà la lunghezza di 8 metri.
«Mancava – spiega Bacchia - quello che nell'immaginario collettivo è considerato l'archetipo del drago: il grande dinosauro carnivoro. Trovato lo scorso anno in Wyoming dalla stessa equipe tedesca che ha rimosso Laura dal terreno, Kan è uno dei più completi esemplari di allosauro mai rinvenuti. Lungo oltre otto metri si può considerare originale all'85%. È migliore perfino di Genni, il primo dinosauro di questo tipo preparato a Trieste e attualmente esposto al Museo di paleontologia a Napoli». Il cranio di Kan, in perfetta connessione anatomica, con i lunghi denti affilati visibili su mascelle e mandibole sarà osservabile da domenica 20 luglio al sito del Villaggio.
Nell'orario di visita (16.30- 20.30) sarà dunque possibile «seguire le fasi preliminari di preparazione che porteranno in alcuni mesi al montaggio dello scheletro di allosauro in una postura di predazione verso un diplodoco giovanile di 11 metri. La scena, vista la qualità dei due reperti (allosauro e diplodoco), entrambi molto ben fossilizzati, troverà la sua presentazione in anteprima a Trieste nel prossimo autunno in sede ancora da definire, come chiarisce Bacchia. Intanto, il visitatore pagante potrà trovare al Villaggio Laura, la “dinosaura” originale con parte del corpo ricoperto di pelle, tre repliche di adrosauri e l'inedito Kan.
«A Trieste – conclude Bacchia, papà della società Zoic attiva nel campo della paleontologia - abbiamo una professionalità nel settore ben conosciuta e radicata a livello internazionale. L'abbinamento di questa realtà con un sito come quello del Villaggio pone le basi per considerare Duino Aurisina come la cittadina dei dinosauri e far nascere tutt'una serie di iniziative per promuovere quest'indiscutibile situazione».
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