Ecco il decreto Sostegni: in arrivo indennizzi per 5,5 milioni di imprese
ROMA Il piatto forte del nuovo «decreto Sostegni» che oggi, venerdì 19 marzo, alle 15 arriva finalmente all’esame dei Consiglio dei ministri è rappresentato dagli indennizzi a fondo perduto.
Che saranno più ampi e più corposi di quanto previsto in precedenza. In base allo schema che il ministri dell’Economia Daniele Franco ha presentato ieri ai capigruppo di maggioranza di Camera e Senato, infatti, il governo destinerà per questo tipo di intervento ben 11 miliardi, ovvero un miliardo in più a imprese e partite Iva di quanto erogato nel 2020. In totale i nuovi contributi potrebbero interessare oltre 5,5 milioni di soggetti potenziali (imprese, partite Iva e professionisti) contro i 3 previsti in precedenza. Questo per effetto di due novità: il vincolo per ottenere i fondi è infatti quello della perdita di fatturato subita nel 2020 rispetto al 2019 con la soglia, che viene fissata al 30% anziché al 33%; e quindi l’ampliamento della platea sino a 10 milioni di euro di fatturato (anziché 5) ed alle start up nate nel 2019 e 2020.
Il calcolo dell’indennizzo sarà basato sulla media mensile delle perdite tra l’intero 2020 ed il 2019. Sono 5 le fasce di indennizzo previste: 60% per le attività con un fatturato sino a 100 mila euro, 50% tra 100 e 400 mila, 40% tra 400 mila e un milione di euro, 30% tra 1 milione e 5 milioni e infine il 20% da 5 a 10 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate ha calcolato che in media circa 3 milioni di soggetti riceveranno 3.700 euro: il ristoro medio della prima fascia sarà attorno ai 2mila euro, quello della seconda sui 5 mila.
E comunque si andrà da un minimo di mille euro sino a 150 mila. Si potrà richiedere l’accesso al fondo perduto (con un’autocertificazione da presentare entro 60 giorni) attraverso una piattaforma gestita da Sogei che il governo assicura sarà pronta entro il 30 marzo. Tra l’8 e il 10 aprile inizieranno i primi pagamenti, con l’obiettivo di erogare tutti gli 11 miliardi (quasi 12 coi fondi aggiuntivi per la montagna) entro fine aprile. Inoltre è previsto che tutte le imprese possano anche scegliere se ottenere il bonifico o accedere ad una compensazione fiscale. Il resto del menù illustrato ieri prevede poi 4,8 miliardi per il piano vaccini, 3,3 miliardi per rifinanziare la cassa Covid, 1,5 miliardi per il fondo contributi autonomi e professionisti, 1 miliardo alle Regioni, 900 milioni ai comuni e 800 milioni per i trasporti pubblici locali, 1 miliardo per turismo, cultura e fiere e 2,3 miliardi assorbiti dal pacchetto fiscale. —
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